Lo chiamano “mal d’Africa” e per i calciatori è un sentimento talmente intimo e carnale che la coppa delle nazioni del continente in alcuni casi può valere più di un Mondiale.
Per i club e per gli allenatori europei, invece, è un fastidioso malessere da digerire. Mettetevi ad esempio nei panni scomodi di Mazzarri, che dopo aver sfidato Atalanta, Real, Inter, Juve e Roma
nelle prime otto gare della sua nuova avventura azzurra ora perde Anguissa e Osimhen, proprio nel momento in cui potrebbe accelerare. Se entrambi dovessero arrivare a giocarsi la finale di Coppa d’Africa dell’11 febbraio in un suggestivo Camerun-Nigeria –
potrà accadere solo se entrambe non chiudessero in testa i gironi A e C –
gli azzurri perderebbero il fosforo del centrocampo e l’esplosività dell’attacco per ben 43 giorni; cioè per 6 o 7 partite, a seconda di cosa accadrà a Riyad in Supercoppa. Fonte: CdS