(Grafico) E’ più Kvara che Osi il designato con le caviglie trattate come lo era Maradona! Il trattamento gara per gara

Osi ha il fisico, e forse è per questo che a lui s’avvicinano di meno; ha i muscoli per sgusciare via, una massa imponente che serve per blindarsi dal nemico, sa usare i gomiti come sfollagente e comunque è arrivato a quindici: ma lui e Kvara assieme assorbono, eccome, le manovre difensive altrui, quei sistematici agguati – un fallo su tre è una dedica personale per uno dei due – che hanno scatenato anche De Laurentiis, alla disperata ricerca di diagnosi d’una crisi. «Se invece di una partita di calcio ci ritroviamo in una sfida di rugby, allora non ci siamo». E comunque a volte è wrestling ed altre è sumo, e ci sono corpo a corpo prolungati, “gabbie” in cui Kvara – più di Osimhen – viene accerchiato come con il Monza (da Pereira a Birindelli, da Cittadini a Bondo) fino a perdere la pazienza, a rischiare in prima persona, a ritrovarsi pure ammonito per una reazione che appartiene agli umani. Kvara è il talento in via d’espansione che a volte sfugge ed altre no ai tackle impietosi, è il calcio che piace a chiunque tranne ai difensori destinati a stargli addosso, è una finta, è un tunnel, è una veronica che fa male ai suoi controllori e però anche a lui, ormai un perseguitato che insegue un pizzico di tutela, mica un occhio di riguardo, senza sentirsi un panda, né vittima di complotti.

 

Solo di tante, troppe attenzioni: e non chiamatele carezze

 

 

Fonte e grafico CdS

 

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