Gazzetta – Out Osimhen, ballottaggio Simeone-Raspadori in avanti: chance per Zerbin?

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport analizza il momento del Napoli e la sfida al Monza di quest’oggi al Maradona:

 

Le alternative sono talmente poche, per questa sfida, che Walter Mazzarri non fa segreti dei suoi unici dubbi di formazione. «Giocherà uno tra Simeone e Raspadori, così da avere una punta in panchina da poter schierare a gara in corso. Lindstrom ha recuperato, ma non ha i novanta minuti nelle gambe. Zerbin è pronto» ha chiarito l’allenatore in conferenza, senza esporsi più di tanto. La delusione generale, per il bilancio negativo di queste prime otto gare della sua seconda gestione, è condivisa anche dal tecnico. «Mi sento di Napoli, sono tornato per dare una mano.

Mi brucia per non aver raccolto alcuni punti, potevamo averne almeno due in più con Juve e Roma e loro ne avrebbero avuti due in meno. So che ci sarà il tutto esaurito al Maradona e ringrazio anticipatamente il pubblico per la vicinanza che ci dimostra in un momento difficile».Fiducia Nonostante le cinque sconfitte e i 16 gol subiti, Mazzarri ha fatto comunque trasparire un certo ottimismo per il futuro. «Voglio aiutare i giocatori a riprendere la fiducia dell’anno scorso, cercando di essere equilibrati e non fare errori evitabili.

Il Monza ha messo in difficoltà la Lazio, non ha nulla da perdere, gioca bene e ha un bravo allenatore. È una tappa fondamentale da superare al meglio. Non possiamo guardare a lungo termine, serve anche un po’ di serenità per esprimerci come prima». La speranza è che magari anche la fortuna possa in qualche modo agevolare la squadra. «Iniziamo a pensare come piace a me, non sempre riusciamo a farlo vedere. Appena ci girerà qualche episodio a favore spero di rivedere la mia squadra che non molla mai. La strada è giusta».

Il Napoli dovrà fare a meno di Osimhen: espulso a Roma non sarà disponibile. Una contingenza che gli ha permesso di tornare anticipatamente in Nigeria, così da festeggiare oggi il suo venticinquesimo compleanno in famiglia. L’allenatore non si è voluto mettere di traverso. «Sente la pressione perché l’anno scorso ha fatto grandi cose, è comprensibile il nervosismo. Questo ragazzo viene sempre martoriato. Io tendo a scusare i giocatori, non perché sia buonista, ma perché al suo ritorno sarà d’aiuto». Ammesso che non sia troppo tardi.

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