Un duello che intreccia risultati con progetti e strategie. Il confronto fra Mourinho e Mazzarri va più lontano dei tre punti, perché, oltre al Natale da non rovinarsi, Roma e Napoli devono capire che 2024 le aspetta.
I traguardi stagionali sono solo il primo dei tanti obiettivi da inseguire. Da un lato lo Special è chiamato a rincorrere un posto in Champions, vitale per le casse del club. Deve fare i conti con i problemi strutturali della rosa, assortita bene sulla carta, ma tremendamente fragile nei fatti. Le assenze e gli infortuni sono diventati un fattore condizionante, il carattere e la personalità non bastano a colmare il gap. Un aiuto arriverà dal mercato anche se la Coppa d’Africa è dietro l’angolo, ma ritrovare tutti è il regalo migliore da augurarsi per la seconda parte di stagione. Oltre al campionato c’è da andare avanti anche nelle coppe. Una squadra che ha giocato due finali di seguito non può porsi limiti in Europa, guardare lontano in Coppa Italia dopo le eliminazioni di Inter e Napoli è doveroso, soprattutto perché c’è la stella della decima da inseguire.
Mazzarri dall’altro lato ha una missione precisa: chiudere fra le prime quattro in classifica e fare il massimo in Champions. Obiettivi che il Napoli è stato costretto a rivedere dopo gli errori estivi e i cinque mesi buttati al vento con la gestione Garcia. Un mercato non all’altezza ha fatto il resto, intervenire a gennaio ora è ritenuta una necessità anche da De Laurentiis. Indovinare i 3-4 acquisti sarà fondamentale per rialzare la testa, così come chiudere al più presto le questioni legate ai rinnovi. La serenità dello spogliatoio può ridare verve a una squadra che dovrà ritrovare anche smalto dal punto di vista fisico e gestire al meglio il mese di assenza previsto di Anguissa e Osimhen.
Ma Roma e Napoli non giocheranno solo per il presente, i risultati stagionali ovviamente orienteranno il futuro. La Roma ancora non è uscita allo scoperto su Mourinho, deve capire cosa vorrà fare Dybala e sa bene che sarà molto difficile trattenere Lukaku. La situazione dell’allenatore è quella sicuramente più delicata: José ha un legame speciale con i tifosi e vuole restare come ha ribadito più volte, dalla società finora non sono arrivati segnali. Tutto da decifrare anche il destino di Mazzarri: la corsa al quarto posto condizionerà le scelte di ADL, le decisioni sui big (Osimhen su tutti) faranno prendere una piega o un’altra al progetto. I tre punti di stasera non possono solo rendere più dolce il Natale, all’Olimpico si gioca anche per il futuro. Fonte: CdS