Al via il progetto Superlega, tutto quello che c’è da sapere

Una nuova epoca sta per cominciare nel calcio. Dai tempi della legge Bosman del 1995, che ha cambiato il volto di questo sport permettendo ai calciatori di cambiare squadra gratuitamente dopo la scadenza dei contratti, è arrivata una nuova rivoluzione. Stamattina la Corte di Giustizia Europea ha emesso la sentenza sulla Superlega, che sancisce l’abuso di potere daparte di Fifa e Uefa che persono così il monopolio sulle competizioni.

Secondo il mattino, la Superlega dovrebbe comprendere dalle 60 alle 80 squadre.

Per permettere il normale svolgimento dei campionati tradizionali, le fondatrici della Superlega avevano pensato di giocare questo campionato eslcusivo durante la settimana. In questo modo, le partite non avrebbero interferito con il normale svolgimento della vita del club che è sempre legato alle leghe nazionali.

Tre italiane avrebbero fatto parte delle fondatrici del progetto Superlega. Si tratta di Inter, Milan e Juventus con le prime due che sono uscite poco dopo mentre quest’ultima che era rimasta fino all’ultimo all’interno del progetto per poi uscire a luglio 2023. Oltre a loro ci sarebbero state anche Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcelona, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham Hotspur. Dalla nota emessa dalla Superlega nel 2021 si può capire i premi e i soldi che avrebbero ricevuto i club partecipanti. In essa si legge come i pagamenti sarebbero cresciuti in linea con i ricavi del campionato e dovrebbero superare i 10 miliardi di euro. In seguito alla diffusione del comunicato della Superlega scoppiarono diverse polemiche in tutta Europa, dove, l’accusa dei tifosi è quella di aver tentato di concentrare il calcio nelle mani dei club più ricchi andando ad aumentare ancora di più la differenza con le squadre meno ricche.

La decisione del Tribunale di Giustizia Europeo è stata accolta con grande favore da Florentino Perez, prediente del Real Madrid e principale ideatore di questa Superlega. «Accogliamo con enorme soddisfazione la sentenza della CGUE -ha detto il numero uno dei Blancos -. Nei prossimi giorni studieremo attentamente la portata della decisione che ha una grande importanza storica. Il calcio europeo non sarà mai un monopolio e da oggi i club saranno padroni del proprio destino. Sarà aperta a tutti, imporrà il merito sportivo e il rispetto del fair plafinanziario. Abbiamo una grande responsabilità. Segnerà un prima e un dopo, è un grande giorno per la storia del calcio».

 

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