Questione di variabili: Napoli/Barcellona ne ha davvero tante

Sfida affascinate l’ha definita Walter Mazzarri, quella doppia tra Napoli e Barcellona. Gare che hanno in “sospeso” tante variabili. Gare che mettono di fronte due squadre che nella prima parte della stagione hanno paventato difficoltà, soprattutto in fase difensiva. Problemi tattici, ma anche atletici. Il compito di Mazzarri è “riaccorciare” la squadra, ripristinare le combinazioni offensive, ritrovare il migliore Anguissa. Scrive La Gazzetta dello Sport: “Contro il Cagliari l’ingresso di Mario Rui è stato determinante per liberare Kvaratskhelia, per offrire uno sbocco in più e per garantire preziosi cross al centro. Sull’altra fascia il Napoli costruisce di più anche perché Di Lorenzo fa il regista aggiunto, ma Politano copre meno di quanto facesse Lozano e si aprono spazi pericolosi. Naturalmente una delle chiavi della qualificazione sarà il confronto a distanza tra Osimhen e Lewandowski. Osimhen è trascinante, cambia tutte le prospettive della squadra. Il Napoli dipende tantissimo dal suo centravanti, ancor più che da Kvara perché Osimhen è in grado di tirar fuori il gol dalla spazzatura prescindendo perfino dagli assist dei compagni.” 

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