Dopo il turno di Champions, vinto dal Napoli 2-0 contro il Braga, torna il campionato, con gli azzurri che se la vedranno sabato alle ore 18 in casa contro il Cagliari. A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Daniele Amerini, ex calciatore allenato da Mazzarri alla Reggina e da Ranieri alla Fiorentina.
“Ranieri mi ha allenato quando avevo 18/19, inizio carriera, Mazzarri alla fine. Di sicuro Mazzarri mi ha dato tanto, mi ha ridato la Serie A, sono stato quello che ha fatto giocare di più nell’anno della salvezza. Ranieri è quello che mi ha dato fiducia facendomi giocare. Sono due persone che mi hanno dato del buono e che porto nel cuore.
Somiglianze tra i due? Ranieri e Mazzarri sono sicuramente evoluti rispetto a quegli anni. Posso dire che entrambi hanno un grande carisma e impatto nello spogliatoio per come li ho conosciuti io. Poi ognuno ha le sue idee. Per la crescita dei giocatori, sono allenatori importanti.
La scelta di De Laurentiis richiamando Mazzarri? Credo sia stata opportuna. Non conosco i problemi che c’erano con Garcia e quindi non entro nel merito. Però, credo che Mazzarri sia la persona adatta per rianimare l’ambiente. Ne sono convinto, come persona e allenatore, per come l’ho conosciuto io credo sia un valore aggiunto in ogni piazza.
Il calo del Napoli dopo la scorsa stagione? L’anno scorso hanno fatto tutti un campionato straordinario, bisogna dare il merito a Spalletti per averli portati a splendere. Quest’anno è arrivato un allenatore probabilmente non accettato da tutti, i calciatori sotto rendimento, la partenza di Kim. Credo che il Napoli abbia calato un po’ di tensione. Dopo aver fatto una cosa straordinaria, evidentemente qualche giocatore si è sentito un po’ appagato.
Ho scelto di fare il procuratore perché nel momento in cui ho scelto di giocare c’era un po’ di smarrimento, per questo ho scelto di essere padrone del mio destino, non come gli allenatori che dipendono dai presidenti”.