Dal Pallone d’oro africano, al pallone in rete chissà come, cancellando finalmente quel brutto e inconsueto zero nella casella dei gol fatti in Champions quest’anno. Victor Osimhen l’ha presa non sa nemmeno lui come, la palla del 2-0 al Braga, ma in casi del genere, com’è che si dice, conta il risultato. Personale e di
Gol, vittoria del Napoli e qualificazione agli ottavi. La notte perfetta dopo quella sentita, commovente, del giorno prima. Con il premio da dedicare alla famiglia, ai genitori che non ci sono più, a chi l’ha aiutato partendo dalle strade di Olusosun, in Nigeria. «Montagne russe di alti, bassi ed emozioni» come lui stesso ha definito la sua carriera nel post su Instagram in cui ha ringraziato in particolare i suoi fan nigeriani.
Il CAF Best African Player 2023 in bacheca, magari accanto alla medaglia per lo scudetto, al titolo di capocannoniere, a quello di miglior giocatore della scorsa stagione.
Ufficialmente archiviata in una sera di dicembre, con partite di importanza capitale alle porte e una condizione ottimale da ritrovare in vista del nuovo anno, che per Osi comincerà in Costa d’Avorio, dove il 14 gennaio esordirà in Nigeria-Guinea Equatoriale, prima giornata della fase a gironi della Coppa d’Africa. Prima, magari, in queste ore, un incontro con De Laurentiis, visto che ieri al Maradona c’era il suo manager, Calenda. Fonte: CdS