Napoli, vincere contro il Braga per la svolta: va sfatato il tabù Maradona

C’è da voltare pagina in fretta e la musichetta della Champions può aiutare i giocatori a ritrovare stimoli e concentrazione giusta per vincere finalmente una partita al Maradona Non capita dal 27 settembre, decisamente troppo tempo. In più nel proprio stadio il Napoli non ha mai vinto in Europa nell’attuale stagione e bisogna tornare al 15 marzo scorso, successo negli ottavi di ritorno contro l’Eintracht Francoforte, per trovare un risultato positivo.
È vero che col Braga può bastare anche un pari per assicurarsi il passaggio agli ottavi di finale. Persino una sconfitta con un gol di scarto qualificherebbe nella top 16 la squadra azzurra, ma non servirebbe sicuramente per ridare morale e convinzione alla squadra, decisamente al di sotto del proprio rendimento, senza bisogno di paragoni con la passata stagione.
Pubblico freddino Per l’appuntamento di martedì sno parecchi ancora i tagliandi disponibili. Diciamo che al momento sono preventivabili circa quarantamila spettatori nello stadio di Fuorigrotta. E anche questo è un po’ il termometro del momento che sta attraversando l’intero ambiente. Non è solo un discorso di sconfitte, ma come queste sono arrivate. C’è bisogno di vedere in campo una squadra che sia tale per tutti i novanta e passa minuti di gara e non solo per un tempo o a sprazzi. E infatti Mazzarri e il suo staff stanno lavorando per migliorare la condizione fisica del gruppo.
Alla ricerca del gol Considerando che il Braga non fa sfracelli in attacco, contro i portoghesi servirà soprattutto tornare a far gol. Contro l’Inter e la Juventus la squadra è rimasta a secco e va detto che se con i nerazzurri c’è stato un pizzico di sfortuna e l’ottima prova di Sommer, a casa dei bianconeri il Napoli non ha costruito moltissimo nonostante l’elevata percentuale di possesso. Significa che la sfera gira in maniera lenta e più prevedibile e che c’è meno movimento senza pallone. Mazzarri ha ben chiari i problemi, anche se prova a minimizzarli all’esterno.
Ma il Napoli resta un malato che va curato con la massima attenzione e non sarà una vittoria a guarirlo. Anche se un successo in Champions sarebbe rinfrancante, pure per le casse del club, visto il bonus per i tre punti da 2,8 milioni di euro. E poi c’è da migliorare la graduatoria Uefa relativa all’assegnazione del secondo posto italiano al Mondiale per club. Insomma gli obiettivi non mancano.

 

Fonte: Gazzetta dello Sport. 

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