Quale è il Napoli: quello che nel primo tempo ha creato, ha fatto barcollare la Vecchia Signora o quello che nella ripresa, come gli è accaduto in passato, si è ingobbito e nell’area di rigore non c’è arrivat più? E’ finita, dodici punti dalla Juventus, undici dall’Inter, lo scudetto resta sul petto, è un inno al passato: però adesso, in un week-end di lunghe riflessioni, il pensiero non può che andare al futuro, al Braga, alla madre ed anche al padre di tutte le partite, che in 90′ mette in palio prestigio, danaro ed umore.
«Ma dare una spiegazione ad una partita del genere è complicato, dopo le possibilità che siamo stati capaci di creare. Nel primo tempo, ma anche nella ripresa, abbiamo fatto bene, con personalità. Poi, abbiamo avuto il torto di non andare sulla traiettoria che ha portato Gatti al gol: ma noi di più non potevamo fare, non posso chiedere altro a questi ragazzi. Se continuiamo così possiamo fare un filotto di risultati. Da quando sono arrivato, abbiamo affrontato tutti avversari di assoluto valore e intanto abbiamo dovuto rinunciare ad una serie di calciatori. Io al Napoli non posso dire nulla. Penso che se facciamo bene con il Braga poi possiamo svoltare. Ci attende una sfida importante, anzi decisiva per la qualificazione in Champions e dobbiamo calarci adesso in questo appuntamento. Mi tengo i segnali positivi».
UNO, DUE E TRE. Che fosse dura, era scritto banalmente, che divenisse terribile, non si poteva sospettare: però Bergamo e quel successo è stata una illusione, un successo e via, che adesso le tre sconfitte consecutive con Real Madrid, Inter e Juventus è stata spazzata via. Resta poco tra le mani, quei 45′ godibili, ma pure quell’altra partita che il Napoli ha faticato a giocare, arrivando quasi mai dove è necessario e dove Mazzarri avrebbe voluto sistemarsi. «Ho visto una squadra di carattere. Da quando sono arrivato abbiamo giocato sempre meglio degli altri: gli episodi non ci premiano, potevamo sbloccarla con Kvara e ci è andata male. Abbiamo bisogno di ritrovare la condizione migliore e a quel punto anche la lucidità sotto porta ci aiuterà».
SIATE CATTIVI. Ma la ferite sanguinano, la classifica pure e quei ventiquattro punti non bastano a Mazzarri, certo che no. I problemi restano, si vedono, e la ripresa li ha confermato, dopo che per 45′ li aveva accantonati: «A sinistra noi avevamo esterni che spingevano e che adesso sono in infermeria. Siamo in emergenza ma Natan ha qualità, anche se ha una natura diversa. Con Zanoli, che è un destro, abbiamo provato ad alimentare la catena di sinistra, però intanto la partita era cambiata. Ecco, se proprio dobbiamo cercare qualcosa che ci gratifichi, o anche un appunto che dobbiamo muovere a noi stessi dopo aver giocato a viso scoperto, è la mancanza di cattiveria: vanno sfruttate le occasioni. Ma la sfida con la Juventus ha aggiunto altro: stiamo ritrovando equilibrio e gli uomini che sono stati fuori, come Osimhen, stanno tornando ai propri livelli. Ma sono ottimista ed anche fiducioso: io ci credo in questi ragazzi. Non meritavamo di perdere con la Juventus ma adesso dobbiamo superare il turno: non guardo la classifica». Perché il Braga è un’ossessione.
Fonte: CdS