Per la storia e se serve anche contro la storia e soprattutto la statistica, perché la Spagna è campione del mondo in carica, veniva da una serie lunghissima di successi e le azzurre guidate da Andrea Soncin hanno battuto questa specie di Dream Team in casa. In rimonta, con qualche patema d’animo. Ma il risultato ottenuto in Galizia dà all’Italia la possibilità di giocare oggi a Parma non soltanto per raggiungere i play off che permetterebbero di rimanere nella Serie A della Nations League, ma addirittura di chiudere al secondo posto e quindi confermarsi in prima fascia senza passare per lo spareggio. L’ostacolo è la Svizzera ultima in classifica, capace però di battere nel turno precedente la quotata Svezia. Certo, i primi posti del ranking europeo e di quello mondiale sono una terra straniera, ma l’Italia, dopo due delusioni cocenti fra l’Europeo giocato in Inghilterra e il Mondiale in Nuova Zelanda, ha ripreso quota. Soncin ha fatto subito vedere che tipo di approccio si aspettasse. Ha recuperato alcune senatrici (fra tutte, Sara Gama e Laura Giuliani: una felice motivatrice, l’altra tornata titolare in porta) e ha dato un gioco e una mentalità che funzionano. E si è visto contro le campionesse del mondo. «Ho sempre pensato che ce l’avremmo fatta. Queste ragazze hanno la possibilità di compiere un’altra impresa storica e lo sanno», ha detto il c.t.
Scossa Che cosa abbia raccontato alle ragazze per far cambiare marcia al gruppo dopo un Europeo disastroso e un Mondiale tremebondo nessuno lo sa, ma è innegabile che Soncin, scelto dal presidente federale Gravina dopo molti colloqui, si sia dimostrato bravo, lui che aveva sempre lavorato con i settori giovanili maschili. Adesso si trova davanti alla possibilità di compiere una super impresa e non si nasconde: «Le ragazze devono percepire che essere convocate è un privilegio. Difficile scegliere, perché il livello si sta alzando. Mi aspetto una partita diversa rispetto a quelle che abbiamo giocato, ma lo spirito che ho visto in questi giorni mi fa stare tranquillo. Sono sempre stato ambizioso, sto conoscendo un mondo e sono grato della opportunità che mi è stata data. E’ una nuova storia, e ci sono ragazze con un passato importante che magari non vengono utilizzate, ma sanno di avere un ruolo». Fra le altre, appunto, Sara Gama. Che porta entusiasmo ed esperienza e oggi si gioca come tutte le altre una permanenza nella fascia A di Nations League, senza spareggi. Basterà fare un risultato migliore di quello che la Svezia potrà ottenere in Spagna. Chi lo avrebbe mai detto qualche mese fa. «Giochiamo anche per far tornare entusiasmo intorno al calcio femminile. Le mie ragazze hanno la possibilità di scrivere pagine importanti».
Fonte: Gazzetta