Attenti a quei due: sono tornati e hanno cominciato a spingere in alto il Napoli. Kvaratskhelia non aveva mai giocato a Bergamo (nel novembre scorso saltò la sfida in quanto infortunato) ma evidentemente l’Atalanta lo ispira perché dopo avergli segnato al Maradona, in marzo, il gol più bello dello scorso campionato, stavolta segna il più importante. Quello che sblocca il Napoli in un momento di stallo della gara. Negli ultimi due campionati in Italia nessuno ha i suoi numeri: 18 gol e anche 18 assist. Segno della capacità del georgiano di essere sempre nel fulcro del gioco. Come in nazionale contro la Scozia ha segnato con un movimento da centravanti: di piede a Tblisi, con un bello stacco di testa contro l’Atalanta.
E poi Osimhen che entra in campo dopo un’ora di gioco, nel momento in cui i suoi compagni soffrono di più e dà subito segnali di riscossa. Al primo pallone che controlla poco fuori area, scaglia un destro potente per dare il segnale della riscossa. Poi da solo il nigeriano tiene in apprensione l’intera difesa bergamasca e appena l’Atalanta sbaglia un’uscita dal basso, ecco che il centravanti in scivolata riesce a mettere la punta del piede con una deviazione in anticipo che diventa uno splendido assist per Elmas, ancora decisivo a Bergamo. Nel novembre di un anno fa sempre Osimhen fece a sportellate per poi crossare al… solito macedone.
La differenza: quel Napoli era un treno ad alta velocità, già lanciato verso lo scudetto; questo una squadra alla ricerca della propria identità perduta, ritrovata con la prestazione dei soliti noti. Oltre ad Elmas – che segna sempre entrando dalla panchina: gli ultimi quattro cosi, e non è da tutti – soprattutto Kvara e Osimhen. Quest’ultimo ha buttato la maschera, nel senso che per la prima volta dal gennaio 2022 – quando rientrò dopo le fratture multiple subite al viso – ha giocato senza la protezione che aveva sempre tenuto da allora, per precauzione e anche per vezzo, visto che ci aveva fatto disegnare sopra il tricolore.
«Non tutti ti danno un pallone così per segnare, il merito è anche suo» sottolinea Elmas, ancora una volta cecchino dell’Atalanta. Anche perché ieri Victor era al rientro, dopo l’infortunio muscolare subito ad ottobre alla coscia destra. Ma a Bergamo è stato il solito centravanti generoso, giocando senza timori e paura. Il Napoli ha ritrovato la coppia dei sogni e con Elmas seguiranno gli altri. Un film già visto.
Fonte: La Gazzetta dello Sport