CdS – “C’erano un francese, un fiorentino ed un livornese”, tre destini che ieri si sono incrociati

Il Napoli ha battuto l’Atalanta ieri al Gewiss Stadium per la tredicesima giornata di campionato di Serie A per 1-2. E ieri era il giorno del debutto del neo allenatore azzurro Walter Mazzarri, il livornese con cui, proprio nella giornata di ieri, si sono incrociati altri due destini, come scrive oggi il Corriere dello Sport. “Sabato, domenica, lunedì. Questi fantasmi. Uomo e Galantuomo. E alla fine tutte le strade portano a Eduardo: sì, una giornata eduardiana, una partita eduardiana, un incrocio eduardiano. I tempi del teatro e il ritmo della barzelletta molto seria: c’erano un francese, un fiorentino e un livornese che all’improvviso hanno creato una strana, improbabile catena tra i vicoli napoletani del tempo, incrociando il passato e il presente nel nome del pallone azzurro.

Il francese, Rudi Garcia, l’ex allenatore che non conosceva la Storia, ieri era a Napoli, in città, avvistato a fare il turista al Centro Storico dopo l’esonero mentre la squadra che ha guidato fino al 12 novembre cominciava un altro campionato senza di lui. Il fiorentino, Luciano Spalletti, lo scrittore della Storia, era invece a Bergamo, allo stadio, però in tribuna: oggi è il ct della Nazionale, vive a Milano, i suoi pupilli tricolore erano da quelle parti e sai com’è? Il livornese, Walter Mazzarri, l’uomo chiamato a ricostruire il Napoli nel nome della Storia, era a Bergamo come Lucio, però in panchina. A vincere. A ricominciare. A prendersi i baci di Kvara e gli abbracci di Osi, Anguissa, Elmas e gli altri del gruppo. «Il mister ha toccato le corde giuste in questi giorni: ha cercato di dare serenità a una ambiente che proprio serenissimo non era». Giovanni Di Lorenzo è il terzo toscano, di Lucca, ma è soprattutto il capitano: e ha diffuso al mondo il senso di questo sabato italiano. Ma non qualunque”.
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