Atalanta e Napoli, dopo la sosta per le Nazionali, da oggi potranno prepararsi in vista dell’impegno europeo infrasettimanale.
Si è giocata ieri alle ore 18:00 presso il “Gewiss Stadium” di Bergamo, il match tra Atalanta e Napoli valida per la 13° giornata del campionato di serie A. I partenopei, dopo l’ “orrore” casalingo contro l’Empoli (CLICCA QUI), hanno cambiato la guida tecnica col ritorno di Walter Mazzarri all’ombra del Vesuvio. Nonostante una buonissima Atalanta nella ripresa, a vincere sono i campioni d’Italia col punteggio di 2-1 grazie alle reti di Kvaratskhelia ed Elmas.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- Il messaggio (inutile): dopo l’ingresso in campo delle squadre i due capitani hanno letto un bellissimo messaggio contro la violenza sulle donne (ieri era la giornata nazionale della memoria). Tutto bello, peccato che esattamente un secondo dopo la lettura si sono alzati dalle curve i soliti stupidi cori “Odio Napoli” (non un episodio isolato nei novanta minuti). E allora, in una settimana che dovrebbe aver smosso le coscienze degli italiani e che ha sollevato il tema su come debba essere rinforzata l’educazione dei giovani, forse dovremmo iniziare a debellare e non trascurare questi fenomeni. Lo stadio (qualunque esso sia) non può essere ancora una zona franca, dove tutto è permesso. BASTA!!!
- Il geometra Walter: ieri c’è stato il battesimo di fuoco per Mazzarri contro un’Atalanta molto fisica e aggressiva, in grado di chiudere tutti gli spazi e costruire con qualità. Proviamo a trovare piccole-grandi differenze rispetto alla gestione precedente, premettendo che in pochi giorni non ci si potevano aspettare particolari cambiamenti. La più interessante riguarda la modalità di costruzione del gioco, con una prevalenza di passaggi corti e triangolazioni semplici. Raramente nel primo tempo il Napoli si è affidato ai lanci lunghi mentre, sia per la stanchezza che per la forte spinta degli avversari, nella ripresa sono aumentate le “sciabolate morbide“, favorite anche dal ritorno in campo di Osimhen (BENTORNATO VICTOR). Chiaro però che col passare del tempo i ragazzi assorbiranno sempre più i dettami del “Geometra” Walter.
- La grande occasione: nel post partita di Bergamo Mazzarri ha dichiarato che gli sarebbe sempre piaciuto nei sui 23 anni di carriere giocare col 4-3-3, ma di non aver avuto mai in passato difese così forti. Parole che sanno di…”paragnosta” (voglio troppo bene a Walter consentitemelo). Ma adesso con Mario Rui ai box e Olivera infortunato (IN BOCCA AL LUPO MATI!) per le prossime gare si pone nuovamente il dilemma: difesa a 3 o a 4? La coperta resta corta in entrambe le circostanze però sembra davvero improponibile rivedere a Madrid Juan Jesus in versione terzino sinistro. Grande abnegazione del brasiliano ma un passo totalmente diverso sull’out mancino rispetto ai diretti avversari. I tre difensori centrali rischierebbero di limitare troppo capitan Di Lorenzo e allora a mio avviso si deve assolutamente continuare a quattro con due soluzioni. O spostando Natan sulla sinistra (ma il giovane centrale sembra un pochino troppo falloso fuori dalla zona di comfort al centro), o finalmente lanciare definitivamente Zanoli. Il classe 2000 avrebbe, seppur in una fascia non sua, la grande opportunità di giocare con continuità diverse partite e dimostrare di essere all’altezza del club campione d’Italia. Ha gamba e voglia Alessandro e allora perchè non testarlo? D’altronde se c’è riuscito Hysaj, tutto è davvero possibile.
- Il numero 1: c’è un tema da affrontare e per nulla scontato in casa Napoli, ovvero chi sarà il portiere. Già perchè negli ultimi 28 mesi Meret è stato il numero uno (a ragione) indiscusso. Però, complici sia il cambio di tecnico sulla panchina che l’infortunio di Alex, Gollini si è fatto trovare nelle ultime due prontissimo. C’è una fazione nutrita (un pò troppo prevenuta a mio avviso) che non perdona nulla al friulano e che vorrebbe l’ex Tottenham titolare. E poi c’è la questione (per nulla banale) contrattuale con Meret che è a 18 mesi dalla scadenza. La mia opinione è che il Napoli ha due portieri molto validi, con Gollini forse più bravo nel gioco coi piedi. La scelta non facile toccherà a Mazzarri, a cui vorrei dare solo un consiglio: EVITARE L’ALTERNANZA. Lo abbiamo testato in passato sulla nostra pelle con pessimi risultati.
Rubrica a cura di Marco Lepore