Stesso modulo, qualche interprete diverso, il ritorno di Osimhen (partirà dalla panchina) ed un pizzico di garra che non guasta per la tanto attesa scossa dopo il ribaltone. Walter Mazzarri ha preparato così l’esordio sulla panchina del Napoli di oggi a Bergamo. L’allenatore di San Vincenzo appare quasi come un prestigiatore che prova a ipnotizzare lo spettatore (leggasi l’avversario) per non dargli vantaggi e si prepara a calare il jolly. Anzi, i jolly. Un Jack tutto italiano, una mezzala svedese e qualche sorpresa nella ripresa. Al tempo. L’allenatore del Napoli mischia le carte da gioco che si ritrova attualmente a disposizione e cerca le combinazioni vincenti oggi al Gewiss Stadium contro la Dea. Il tecnico riparte dal tridente, conferma il 4-3-3 tanto caro a De Laurentiis, ma proverà subito ad inculcare le sue idee e la sua grinta alla squadra che porta il tricolore sul petto. La principale novità arriva dal centrocampo. Mazzarri, infatti, ha deciso di dare spazio a Jens Cajuste nel ruolo di mezzala destra. Lo svedese dovrebbe essere preferito ad Anguissa che è rientrato giovedì dal doppio impegno con la sua nazionale del Camerun ed è tornato ad allenarsi solo nella seduta di rifinitura con gli azzurri. Il tecnico lo ha visto all’opera soltanto ieri insomma, ci ha parlato ed alla fine ha tirato le somme. Cajuste torna titolare per la terza volta quest’anno, dopo l’esordio a Frosinone e la trasferta di Verona. Ironia della sorte, il centrocampista parte dall’inizio sempre lontano dal Maradona e per uno strano scherzo del destino, il Napoli ha battuto cassa sia in terra ciociara, sia nella città di Giulietta e sempre con lo stesso risultato (1-3). Questione di cabala anche se non è peccato crederci e magari aggiungere il vecchio adagio «non c’è due senza tre». Staremo a vedere. In cabina di regia ci sarà Lobotka con Zielinski che ha smaltito i postumi della tonsillite e stringe i denti. Il centrocampista polacco non ha comunque i 90’ nelle gambe e non è escluso che possa rifiatare a partita in corso (in pre-allerta c’è già Elmas). In attacco, invece, Mazzarri ritrova Osimhen che però partirà dalla panchina. Il bomber mascherato torna a respirare l’aria del campo a distanza di 46 giorni dall’ultima volta (con la Fiorentina al Maradona) e prima dell’infortunio patito con la Nigeria. Al suo posto, Raspadori. Jack ha vinto il ballottaggio con Simeone anche se Mazzarri non lo dice. «Non voglio dare vantaggi ad un grande allenatore come Gasperini». Raspadori agirà falso nove con Politano e Kvaratskhelia ai suoi fianchi.
Capitolo difesa. Ieri Meret è partito con la squadra, ma difficilmente toccherà a lui difendere i pali (è reduce dall’infortunio alla gamba sinistra). Al suo posto, Gollini. Il pacchetto arretrato sarà completato da Di Lorenzo e Olivera sulle fasce (Mario Rui ko, neppure convocato) con Rrahmani e Natan al centro. Fonte: Il Mattino