“Mazzarri potrà rilanciare tanti giocatori che devono ritornare ai propri livelli. Il tecnico – ha detto il giornalista del Corriere dello Sport a Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live”- deve riportare la squadra nella sua dimensione, perché troppe cose non sono andate come avrebbero dovuto con Garcia. Il Napoli
deve tornare a competere per lo scudetto, sembra passata un’eternità ma sono passati solo cinque mesi.
Mazzarri può fare il calcio di Spalletti? Sono moderatamente diffidente. È difficile staccarsi dal proprio modello di calcio. Certo, questo non vuol dire che non potrà cambiare, ma non è una cosa che reputo immediata. Mazzarri a Napoli fece benissimo, con la vittoria della Coppa Italia e la qualificazione in Champions. Ora è però un altro Napoli ed un altro Mazzarri, tutto da scoprire anche per se stesso. Questa estate troppe scelte sono state sbagliate, la responsabilità di quanto accaduto non può essere attribuita tutta all’addio di Spalletti. Bisogna capire che calcio può fare questa squadra, senza però cercare di aderire pedissequamente ad un’idea che, per quanto bellissima, non deve essere necessariamente replicata. E’ importante che la squadra torni a giocare, al di là del modulo, com’è più giusto per le proprie caratteristiche. Ritorno al passato segno di debolezza di ADL? Il presidente non ha mai amato i ‘cavalli di ritorno’, evidentemente nella vita c’è sempre bisogno di un aggiornamento. Certo, rappresenta una scelta in controtendenza con quello che il presidente ha sempre dichiarato e dimostrato nei fatti”.