Il Presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, è stato intervistato oggi al Social Football Summit presso lo Stadio Olimpico.
“La Serie A ha lavorato molto nell’ultimo anno e mezzo, producendo un documento di proposte e di riforme che ruota intorno a tre temi: risorse, infrastrutture, cultura. Ognuno di questi concetti comporta azioni e tanti interventi – ha esordito Casini, che poi ha toccato numerosi argomenti nel corso dell’intervista realizzata dalla giornalista Giorgia Rossi:
GIOVANI
L’argomento giovani è al centro della preoccupazione delle squadre di Serie A. Un mercato che porta alla partenza di campioni affermati ancor di più deve spingere a puntare sui vivai e sulla valorizzazione dei giovani. La capacità manageriale è molto alta nelle singole squadre. Talvolta si considera dall’esterno la Serie A in termini negativi, ma se guardiamo i Club e le proprietà ci troviamo davanti alle realtà imprenditoriali più importanti in Italia e nel mondo. Questa è la prospettiva per vedere come il calcio sia una risorsa per il paese, da tutti i punti di vista.
RISORSE
Per avere ricavi maggiori il quadro normativo deve aiutare la Serie A. Non sarebbe il momento giusto per togliere il Decreto Crescita: aspettiamo semmai di raccogliere dati e comprenderne la sua efficacia. Ciò che lo Stato prende per le scommesse sul calcio non viene redistribuito a chi le genera. La vera sfida oltre alle infrastrutture è quella culturale. Rispetto a molti anni fa si è rotto il collegamento tra calcio professionistico e scuola. Il sogno di ogni bambino che gioca è la serie A e questo sogno dobbiamo proteggerlo e coltivarlo.
VIOLENZA SULLE DONNE
Sul tema della violenza di genere ho ascoltato le istanze di molte associazioni che hanno chiesto un impegno più forte e diverso da parte del calcio. Nel prossimo turno di campionato avremo la nostra campagna “Un rosso alla violenza”, con diverse iniziative come una maglietta dedicata indossata dai capitani, che leggeranno un messaggio in campo, mentre i nostri Ambassador hanno realizzato dei video di sensibilizzazione che trasmetteremo sui canali social della Lega. Il tema del contrasto alla violenza contro le donne è entrato in una fase diversa, devono essere anche gli uomini a ricordarlo, non solo le donne, altrimenti non cambierà niente. Il calcio in questo è un veicolo fondamentale. Il calcio può essere un ulteriore strumento di sensibilizzazione nel quadro delle misure di prevenzione contro la violenza.
DIRITTI AUDIOVISIVI
La negoziazione dei diritti audiovisivi è stata molto articolata e complessa. Siamo arrivati nelle migliori condizioni possibili, anche dal punto di vista normativo, e la situazione di mercato era quella che poi si è manifestata. Siamo riusciti a mantenere in sicurezza un settore che aveva bisogno di stabilità nelle entrate. A livello nazionale era difficile immaginare di ottenere un risultato migliore. Sull’estero invece si può fare molto. C’è già stato un incremento in alcuni territori perché l’anno scorso siamo riusciti a spiegare a Governo e Parlamento che i paletti che erano imposti dalla legge ci limitavano nelle trattative. Ora la Lega Serie A è libera di andare in ogni paese e negoziare.
SOSTENIBILITA’
In termini di sostenibilità abbiamo un’agenda che prevede l’attuazione di una strategia molto ambiziosa per cui ringrazio non solo i nostri uffici, ma anche la UEFA, con Michele Uva, perché ci hanno portato ad adottare, come prima Lega in Europa, una strategia per la sostenibilità legata all’agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ci sono obiettivi anche non semplici da raggiungere, quindi è una sfida molto difficile da vincere, ma molto importante, su cui siamo impegnati.
INFRASTRUTTURE
Il problema delle infrastrutture è il tema principale. Negli anni ’80 e ’90 quando c’erano risorse non sono stati fatti gli investimenti che si dovevano fare e con il Mondiale di Italia ’90 è stata persa un’occasione. Milan e Inter ad esempio hanno risorse per lo stadio, come la stessa Fiorentina che ha realizzato con il Viola Park uno dei centri sportivi migliori in Europa. Il problema comunque non sono le risorse e neanche la volontà dei club. Deve essere risolto un problema di burocrazia, devono essere garantite la condizioni per far sì che i progetti sugli stadi non si arenino. L’assegnazione dell’Europeo del 2032? Sono d’accordo col Ministro Abodi e il Presidente Malagò. E’ un’opportunità per risolvere il problema degli stadi, ma non dev’essere il solo motivo per farlo. Poi ben venga il commissario, purché abbia i poteri per accelerare le opere.
Fonte: Lega Serie A.