Victor Osimhen manca, e con la consapevolezza di chi sa che può trascinare la squadra, non vede l’ora di tornare in campo, complice anche la chiacchierata con Mazzarri, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Assorto, ma con occhi famelici, Victor Osimhen si aggira per Castel Volturno con la ferocia di un predatore che si prepara all’assalto. È consapevole di oneri e onori previsti dal suo ruolo di trascinatore nel Napoli. Quelli che, in campo e fuori, a volte gli sono sfuggiti, annebbiati dalla foga. Ora però non è in grado di pensare a tutto ciò che è successo finora, concentrato com’è sul proprio percorso di recupero. Il colloquio con Walter Mazzarri l’ha rigenerato, per quanto nessuno in questo momento sarebbe in grado di metterne in discussione la centralità nel progetto. Quando De Laurentiis ha scelto il nuovo allenatore, si è lasciato trasportare dalla suggestione di poter essere ciò che Cavani è stato dieci anni fa. Il nigeriano i colpi li ha e li ha mostrati nella passata stagione. Confermarsi è sempre un’altra storia, certo, ma in fin dei conti è qui la differenza tra un ottimo giocatore e un campione. L’ottava posizione nella classifica dell’ultimo Pallone d’Oro sembrerebbe ascriverlo a quest’ultima categoria, tuttavia gli spetta il compito di dimostrarlo anche in un periodo così difficile”.