Anche con la sua Georgia Kvicha Kvaratskhelia non ha deluso, e contro la Scozia ha segnato due gol. Al Napoli l’estero è un punto di riferimento, ed un’ossessione per le difese avversarie, come scrive, elogiandolo, il Corriere dello Sport.
“Si scrive Mvp e però si legge elettroshock, con tutto quello che s’è visto in nove mesi, con quattordici gol (dodici in campionato) e diciassette assist addobbati con le arti più varie, con quella faccia da fuoriclasse che ha stordito chiunque – in Italia, nel Mondo – e che l’ha trascinato persino nella trentina dei candidati all Pallone d’Oro. Kvara non appartiene ai talenti da gestire, forse neanche da indirizzare, semmai da governare, e poi da sostenere, liberandolo dalle gabbie che gli sono state costruite fatalmente intorno, offrendogli angoli di fuga e appoggi sui quali evadere. Kvara è la “follia” creativa da ritrovare con continuità, dopo che in dodici partite il Napoli ha potuto goderselo a corrente alternata, e non semplicemente a campo largo – dove è più facile – ma pure con l’organizzazione d’una fase offensiva da interpretare in sintonia. E la differenza tra il Kvara dell’anno scorso e quello che ha appena offerto una doppietta in regalo alla propria Georgia non è racchiusa esclusivamente nei numeri, negli otto gol di quell’avvio travolgente e nei tre di questa normalizzazione dissacrante”.