Rrahmani, Lobotka, Kvaratskhelia e Lindstrom: sono gli uomini d’oro che Walter deve rilanciare per restituire al Napoli il ritmo scudetto Mazzarri ha un piano ricomincia da quattro C’è un tesoro tutt’altro che nascosto nella squadra azzurra: giocatori determinanti sotto Spalletti che con Garcia si sono eclissati E un talento su cui il club ha investito pesantemente
Nella disciplina imposta da Lucio Stan è stato il cuore del gioco Il centrale frenato dagli infortuni Il danese ha avuto poche chance La stella Khvicha non è tramontata Lo ha dimostrato con la Georgia.
I n teoria, è tutto più semplice di quello che sembra; in pratica, chissà!? Basterebbe in realtà riportare le lancette indietro, ci vorrebbe un orologiaio, e Walter Mazzarri, che con il cronometro è quasi diventato un meme, saprebbe come si fa. Quando mise piede a Napoli per la seconda volta (la prima era stata nel ’98, da vice di Ulivieri), trovò la carcassa d’una squadra, la sistemò in fretta, le diede i sincronismi smarriti o forse mai trovati, e le tolse il tempo: si gioca ben oltre la fine. E le partite smisero di durare ’90: miracolo.
Ma partiva dal basso, all’epoca, doveva scorgere vette insospettabili e un universo nuovo e sconosciuto. Stavolta che si lancia da lassù, con un paracadute tricolore, e tutto intorno c’è semplicemente la malinconia per aver sprecato quattro mesi, è necessario scandire le proprie giornate con un pizzico di allegria in più, risistemando al centro del villaggio – ops, questa non gli appartiene – quattro personaggi in cerca d’autore. Fonte: CdS