“Ho accolto l’arrivo di Mazzarri con grande perplessità – ha ammesso a Radio Marte l’editorialista di Repubblica nel corso di Forza Napoli Sempre –, perché pensavo venissse ingaggiato Tudor, l’uomo duro, ma capace, in grado di deviare il corso delle cose. A cominciare da un fattore: se De Laurentiis mette piede nello spogliatoio, il croato gli risponde che nella liturgia del calcio esistono delle regole che vanno rispettate. Se il patron vuole parlare con la squadra, il mister esce, per dar modo al datore di lavoro di parlare con i suoi dipendenti. Se però – aggiunge il giornalista campano – il presidente vuole fare sfuriate contro squadra e allenatore insieme, è quanto di più sfasciante esista nel calcio: questa è stata la grande colpa di De Laurentiis. Tudor dava più garanzie di Mazzarri perché le sue richieste di un anno e mezzo di contratto erano anche un modo per difendersi dall’invadenza, dal momento che, prima di rompere la situazione con un altro allenatore legato al Napoli sul lungo periodo, il patron ci avrebbe pensato due volte. Sarebbe stata una barriera di protezione”