Questa volta il tabù è sfatato. Neanche la Macedonia ha retto l’urto contro questa Italia, determinata e concentrata, solo una ventina di minuti d’apprensione ma negli altri 70′, è stata degna del titolo continentale. Ora basta un punto, a Leverkusen, nel dentro o fuori contro l’Ucraina. Per una sera possiamo anche goderci una nazionale che ha risvegliato antichi sapori, spostato le lancette dell’orologio verso qualche decennio fa. Spalletti avrà altro materiale su quale poter lavorare, questa nazionale stupisce in ambo i sensi, rapisce gli occhi ma poi stordisce per la paura di smarrirsi. Nel primo tempo è uno spettacolo di vecchia fattura: Darmian e due volte Chiesa portano i Campioni d’Europa (mai dimenticarlo) avanti nettamente. Purtroppo c’è una nota stonata: al rientro, Jorginho fallisce un ulteriore calcio di rigore, ancora allo stadio Olimpico di Roma, ma questa volta la porta è diversa. Per casa Italia, l’esito però, è quello delle ultime volte, se questa non è una sindrome! Nella ripresa, gli azzurri non riescono ad amministrare il triplo vantaggio, merito anche dei volenterosi macedoni che con la doppietta di Atanasov, al 52′ ed al 74′ rientrano in partita, riaprendo lo spauracchio del Barbera. Ma questa è una serata diversa, l’Italia vuole riprendersi il tempo perduto, così prima Raspadori all’81’ (in rete con la maglia della nazionale dopo un anno) ed El Shaarawy al 93′ arrotondano il punteggio, chiudendo di fatto la partita. Per la Macedonia resterà la reazione da grande squadra sotto di 3 reti, ma che non le riesce una nuova impresa dopo quella di Palermo. Potrà comunque chiudere con onore queste qualificazioni, ospitando l’Inghilterra. Per l’Italia mancano pochi metri per tagliare il traguardo, ucraini permettendo. Leverkusen non sarà una passeggiata, sarà compito di questa selezione, trasformarla così. Spalletti sembra già in possesso dei codici giusti per stimolare questo gruppo molto promettente. Un punto e poi sapremo se in Germania ci andremo e con quali prospettive: come comparse o per difendere seriamente il titolo di Campioni d’Europa.
ITALIA – MACEDONIA 5-2 (3-0)
Italia (4-3-3): Donnarumma (cap.); Darmian, Gatti, Acerbi, Dimarco; Barella, Jorginho (62′ Cristante), Bonaventura (62′ Frattesi); Berardi (76′ El Shaarawy), Raspadori (90′ Scamacca), Chiesa (61′ Zaniolo). CT: Spalletti.
Macedonia (4-2-3-1): Dimitrievski; Manev (46′ Ashkovski), Seramifov, Musliu, Dimoski; Ademi (46′ Atanasov), Elezi (64′ Alimi); Alioski, Bardhi (Cap.), Elmas (72′ Curlinov); Miovski (46′ M. Ristovski). CT: Milevski.
Arbitro: Zwayer (Germania)
Marcatori: 17′ Darmian, 41′ e 47′ p.t. F. Chiesa, 52′ e 74′ Atanasov, 81′ Raspadori, 93′ El.Shaarawy.
Ammoniti: N. Zaniolo e Acerbi; Churlinov, Ashkovski, Ristovski, Milevski, Serafimov
Note: al 40′ Dimitrievski para un calcio di rigore a Jorginho.
A cura di Domenico Rusciano