Il gol di Kovalenko al 91′ è la pietra tombale: l’era Garcia è finita e il Napoli è stata la sua vittima sacrificale. Il Napoli ha provato a vincerla con i tiri di Politano, Lindstrom e Kvaratskhelia, che ha messo in mostra tutti i colpi possibile per cercare di vincerla, ma Berisha ha detto no e subito dopo l’Empoli ha trovato il gol con un’azione corale, coronando una partita dove la squadra toscana ha messo in mostra le sue idee senza concentrarsi sul punto, ma continuando a giocare per provare a vincerla. I partenopei, invece, hanno provato a fare qualcosa individualmente, ma è apparso sempre confusionario e incerto, incapace di capire cosa fare. Alla sosta il Napoli avrà Atalanta, Real Madrid, Inter e Juventus, tutte in trasferte tranne la squadra di Inzaghi: forse è così visto che gli azzurri ne hanno perse 3 delle ultime 5 in Serie A. Inspiegabili le scelte di formazione del tecnico francese, che lascia Kvaratskhelia in panchina, ma la sua colpa più grande è aver provato a imporre da subito le sue idee senza capire il momento.
Fonte: Il Mattino