Ieri al Maradona, in Tribuna Autorità, De Laurentiis ha visto la partita in compagnia di Fabio e Paolo Cannavaro: erano seduti qualche fila più su e Aurelio, da perfetto padrone di casa, li ha invitati ad avvicinarsi. Apriti cielo: i social hanno costruito il film senza un copione, nel senso che l’incontro è stato casuale, ma la risposta del popolo azzurro all’ipotesi che Fabio possa diventare l’allenatore del Napoli è stata notevole. Dopo le vittorie a Dubai e in Cina, Cannavaro senior ha allenato il Benevento subentrando in corsa nel pieno di un’altra tempesta: con tutto il rispetto, però, non aveva la qualità dei signori campioni d’Italia, e dalla sua ci sono la filosofia giochista, la difesa a quattro, la possibilità del tridente, un carisma gigantesco, la conoscenza dell’ambiente, la modernità di chi studia e s’aggiorna. La fame e anche il sogno di guidare la squadra del cuore. Romanzi del cuore anche quelli di Walter Mazzarri, l’uomo delle notti di Champions dei Tenori, e di Francesco Calzona detto Ciccio, ex vice di Sarri e collaboratore di Spalletti a Napoli, ora ct della Slovacchia, un pozzo di tattica che Mertens, dopo la trasformazione in centravanti, ha ringraziato pubblicamente per avergli cambiato l’esistenza. Loro sono le soluzioni praticabili. Sono le alternative credibili a Tudor. Il candidato principe, la scelta di Aurelio che deve dare una risposta: oggi è il giorno della verità. Quello dei giudizi definitivi, invece, è già arrivato ieri. Fonte: CdS