Il Napoli non può fare a meno di nessuno di quei due, che sanno come aggirare le insidie, le difficoltà e le amnesie con cui si è più volte appiattita: ognuno attacca come sa, Kvara più verticale e Politano con qualche godibile conversione, ed entrambi hanno avuto conferma che l’unione fa la forza. A Berlino, altra tappa in cui non è sembrato agevole scorgere una luce in quel tunnel, Kvara si è acceso da solo, ha sprintato a sinistra, ha dribblato pioggia e vento, poi ha concesso a Raspadori l’onore della firma e cinque giorni dopo, in una situazione a dir poco scabrosa, quasi irreversibile, dal buio d’una crisi spalancatasi in 45’, come un paggetto è spuntato Politano.
Fonte e grafico CdS