Il Napoli più volte anche in passato, nei momenti di difficoltà, si è unita e chiusa a barriera per intensificare lavoro, sacrificio e volontà di approdare sempre più su, sia in campionato che in Champions. Garcia ha voluto incontrare i senatori, i cui nomi sono secretati, come sottolinea oggi il Corriere dello Sport. “C’è sempre stato qualcosa da dirsi, in questo Napoli che improvvisamente s’è scoperto debole, come se in passato non avesse costruito sulle proprie consistenti certezze capolavori che appartengono alla Storia, e in una domenica che può proiettare dove nessuno si sarebbe spinto immaginare – il terzo posto, che saprebbe di miele dopo un bel po’ di fiele – prima che il Lecce rovinasse il weekend del Milan e preparasse la tavolata per il Napoli, quel retrogusto amarissimo lasciato dal pareggio con l’Union Berlino ha spinto Garcia a ritrovarsi con l’autorevole collegio per sfuggire al rischio tracollo e per avvolgere con una rete di protezione quella parete dell’anima sgretolata: un sos, ma sottovoce.
I saggi restano misteriosamente secretati (Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui, Anguissa e Zielinski), né la ricostruzione può essere fondata su luoghi comuni inapplicabili, perché al Napoli – per dirne una – di senatori ce ne sono tanti, potrebbero essere persino tutti, considerata la continutià del Progetto e la longevità di (quasi) ogni singolo: però, questo è persino un dettaglio irrilevante, perché la sintesi del consulto non è raccolta nella identità dei partecipanti al briefing ma nelle loro tesi, necessariamente illuminanti. E i concetti, non restano rinchiusi in un recinto tecnico, ovviamente. Il Napoli ha un malessere che si porta appresso da un bel po’.