Anche quest’anno Kvicha Kvaratskhelia sta dando il suo contributo alla causa azzurra, anche se scarseggiano i gol, ma si sa a lui piace segnare, come piace servire il compagno per andare in gol, come scrive oggi il Corriere dello Sport. “Kvara sta procedendo sotto ritmo e comunque, sapendo che all’Mvp della passata stagione toccano di diritto delle responsabilità, non si è sottratto ai propri doveri: tre reti non sono granché ma cinque assist diffondo ottimismo in qualsiasi istante d’una partita sporca, perché con quel geniaccio che sta largo e sembra defilato, non c’è palla che possa essere considerata avvolta nell’ovvietà, semmai l’esatto contrario. E poi, anche nella stagione dell’incoronazione, in Kvara aveva prevalso l’altruismo: quattordici reti ma diciassette assist, che devono piacergli (eccome), l’appagano, gli fanno avvertire quel senso di felicità che non può essere perduta in uno stadio pieno che ha occhi soprattutto per loro”.