Non c’è più da perdere tempo, nè più partite, Garcia lo sa e, senza Osimhen, deve fare di necessità virtù, anche se le alternative, c’è da dirlo, sono di lusso. Il tecnico partenopeo si affiderà ai suoi gioielli, che già nella scorsa stagione hanno fatto la differenza, Politano, Kvara e Raspadori, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Senza dirsi assolutamente nulla, però guardandosi negli occhi e leggendo la disperazione dell’uno e dell’altro, quando Victor Osimhen è uscito dal Napoli, è bastato un attimo per capire che ormai non ci sarebbe stato più tempo da perdere: ormai, il calcio è cambiato, va terribilmente di fretta, brucia diabolicamente qualsiasi patrimonio accumulato, persino uno scudetto conquistato dopo 33 anni, e Khvicha Kvaratskhelia e Matteo Politano, protagonisti d’un anno irripetibile, non avrebbero potuto accettare d’essere divorati dalla normalità, loro che non hanno nulla di banale. Alla nona di campionato, a Verona, si era già in uno di quegli autaut che aiutano a peggiorare la vita di chi se ne sta seduto (e poco comodamente) in panchina e in una giornata assai ribelle, riprendendosi la Storia e mandandola giù a memoria, per spargere briciole di tranquillità, in fin dei conti bastò ad entrambi poco: al 27’ ci pensò Politano e tra il 43’ e il 55’ si intrufolò Kvara, con il sistematico sostegno del suo socio della fascia opposta, praticamente ali per la libertà da sfruttare pure con l’Empoli, il passaporto per la serenità interiore”.