Leonardo Bonucci, difensore dell’Union Berlino, che stasera affronterà il Napoli al Maradona, per la gara di ritorno della fase a gironi di Champions League, ha parlato ieri in conferenza stampa pre-gara, insieme al suo allenatore Urs Fischer. «Questa sarà la mia ultima stagione da calciatore, ma spero di chiudere la carriera a Euro2024 con l’Italia». La maglia azzurra della Nazionale è qualcosa a cui tiene ancora tantissimo, ma per convincere Spalletti ci vogliono prestazioni all’altezza. A cominciare da stasera contro quegli altri azzurri che evocano tanti ricordi: «Tornare in Italia è sempre emozionante. Contro il Napoli ho vissuto tante battaglie, sfide scudetto e finali di coppe. È una gara stimolante, mi aspetto una grande serata perché qui il pubblico è sempre caloroso», come riporta il Corriere dello Sport.
Negli anni Bonucci ha visto il Napoli crescere fino a vincere lo scudetto. «È stata una fortuna poter giocare contro una squadra che col tempo ha acquisito sempre più peso nelle competizioni europee. Merita rispetto, soprattutto in casa, dove i tifosi spingono tanto. Ha giocatori forti, temibili, alcuni sono stati… Sono miei compagni di Nazionale. All’andata gli è bastato una palla per punirci, per questo dobbiamo stare attenti per 95 minuti». Niente famiglia, solo un paio di amici a fare il tifo per lui nella gara del Maradona. Moglie e figli sono rimasti a Torino, dove li rivedrà se non sarà convocato da Spalletti per i prossimi impegni dell’Italia. Una scelta, quella di andare in Germania, di cui Leo non si è pentito, nonostante da quando sia arrivato l’Union abbia sempre perso. «Non mi trovo in un film sbagliato, di sicuro nessuno di noi voleva trovarsi in una situazione simile: a Berlino sto vivendo comunque un’esperienza bellissima sia a livello sportivo che umano. È ovvio che mi manchi la mia famiglia, ma ogni giorno arrivo al campo e ho sempre grandi stimoli».