Mancano tante cose rispetto al passato: la potenza e l’anticipo di Kim in difesa, e nessuno pensava che fosse così insostituibile, la regia geniale di Lobotka, modificata da Garcia chissà in nome di quale principio calcistico, e il super attacco di una volta. C’era Kvara ala anni 70, con quella corsa non certo elegante ma potente, distruttiva, a creare sempre superiorità. C’era Osimhen, centravanti totale, più credibile alternativa mondiale al fenomeno Haaland.
Il georgiano all’inizio era la sua ombra. Il nigeriano ha avuto problemi fisici e contrattuali, ma dal suo infortunio con la Fiorentina forse è nato il nuovo Napoli.