A Radio Crc, nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete, è intervenuto Massimo Filardi, ex calciatore del Napoli: “Dopo 50 anni di calcio ho cambiato vita e sono felice perché non sento alcuna mancanza. Ora i calciatori sono delle aziende, è cambiato tutto. Ho sempre pensato che quello che faceva Maradona era destinato a diventare storia. Anche quando faceva riscaldamento con un limone o un’arancia, un fuoriclasse. Il post scudetto è complicato e lo dice uno che l’ha vissuto. Quell’87-88 lo ricordate tutti: eravamo la stessa squadra anzi migliorata perché arrivarono Francini e Careca. Pensate che nelle ultime 5 gare facemmo 1 punto e perdemmo uno scudetto vinto. Noi facemmo un errore incredibile: scaricammo tutte le colpe sull’allenatore. Ecco, non vorrei che si commetta lo stesso errore. Il post Sarri perché con me il Napoli quell’anno vinse lo scudetto e quindi fu esonerato Ancelotti, nel post triplete, all’Inter fecero passare Benitez come l’ultimo arrivato. Ecco, allo stesso modo oggi non sostenere Garcia secondo me è un errore. Se si capisce che nel calcio esistono degli errori si vive meglio perché Osimhen può sbagliare un rigore, ma resta un grandissimo calciatore e anche l’allenatore e il presidente possono commettere degli errori. Il Napoli nei suoi interpreti sta avendo alti e bassi, ma questa è la normalità, l’anomalia c’è stata l’anno scorso. Ad esempio, in tanti anni non ho mai visto un calciatore come Di Lorenzo ad avere un rendimento così alto, un extraterrestre. Al Napoli sta mandando l’intensità per 90 minuti, ma non è semplice tenerla, soprattutto dopo un’annata in cui i calciatori sono stati spremuti dal punto di vista fisico, ma soprattutto mentale. Il Napoli non va contestato, ma giustificato, al pari di Garcia“.