Gli sponsor di maglia Msc, Ebay e Upbit garantiscono proventi complessivi per 20 milioni a stagione, il doppio di qualche anno fa. Il club ha potenziato la presenza di sponsor globali (ora 12) e spinto sulle partnership regionali (10), per un totale di 22: erano 4 un paio d’anni fa. E qui entra in gioco una particolarità del Napoli: lo sfruttamento al 100% dei diritti d’immagine dei calciatori. Una condizione contrattuale che De Laurentiis ha mutuato dal cinema e che sta tornando utile perché facilita l’ingresso in certi mercati. Il Napoli è passato dall’essere una vetrina di diversi sponsor locali a media company a vocazione internazionale. Un altro pilastro è l’autoproduzione del materiale. Il Napoli non ha uno sponsor tecnico ma uno style partner (Emporio Armani). Così può controllare tutte le fasi del processo, sotto la cura di Valentina De Laurentiis. «In poche settimane siamo in grado di mettere sul mercato edizioni speciali, per intercettare le mode del momento. Abbiamo la replica della replica, un prodotto di minor qualità ma pur sempre ufficiale. Anche così siamo riusciti a contenere il fenomeno del falso», dice Bianchini. Fonte: Gazzetta