Non è il momento delle polemiche, nè dei confronti, il Napoli deve portare avanti la scia di vittorie che serve sia in campionato che in Champions League. Più che guardare indietro c’è bisogno di fermarsi e capire chi e come può essere impiegato, tra minutaggio accumulato e ballottaggi vari, come sottolinea il Corriere dello Sport.
“È i l calcio 3.0, galleggia nel tempo e nello spazio di calendari pieni quanto uova, soffoca i muscoli, affatica la testa: e in quel costante ticchettio degli orologi – 90′ più i recuperi – c’è il rischio (concreto) di ritrovarsi in una nuvola di nebbia. È il Napoli 3.0, sta in Champions o in Europa ormai da tredici anni, ha scadenze fisse – stavolta tra il martedì e il mercoledì – che lusingano, però pesando come zavorre: va affrontato lucidamente, pure strategicamente, e nel libro bianco c’è scritto di tutto. Ci sono, a esempio, i 1.169′ di Piotr Zielinski – 14 su 14 – che poi ci aggiunge di suo anche gli impegni della Nazionale, che un po’ va tutelato e dunque sente che la pura legge del turnover potrebbe riguardarlo, perché è fisiologico. Ci sono anche i 1.205′ di Lobotka, in realtà l’unico regista disponibile in Champions (essendo Demme fuori dalla lista) che non può mancare e però non può esserci sempre e dunque andrebbe gestito, però con lui proprio non si può, non domani con l’Union Berlino e neppure con l’Empoli, domenica. E ci sono i 242′ di Elmas, uno che vorrebbe avere più possibilità, sapendo fare tante cose (la mezzala, l’esterno alto di destra e di sinistra) e che avendo respirato parecchio, ha fiato da aggiungere”.