Il mercato all’improvviso. O forse no: perché novembre anticipa il futuro, le manovre di gennaio, il mese della finestra che guarda al cervello di una s tagione che
L’IDENTIKIT. La certezza è che il club azzurro è in attesa, pronto a intervenire: Soumaré piace, e molto, già dall’estate. Era considerato un profilo decisamente interessante, se non addirittura perfetto per rinforzare il centrocampo dopo la partenza di Ndombele soprattutto per le caratteristiche fisiche, sintetizzate nei suoi 188 centimetri da totem e nei muscoli al servizio della squadra. Origini senegalesi, grandi capacità d’interdizione, visione, lancio e la duttilità di agire un po’ in tutti i ruoli della zona centrale: mediano, mezzala, all’occorrenza un po’ di regia. Addirittura difensore centrale in stato di necessità.
I TRASCORSI. Osi ci ha giocato insieme all’epoca del Lilla, lo conosce bene, ma poi Victor è andato via – a Napoli – e lui invece è rimasto conquistando la Ligue 1. E l’attenzione d’Europa: finì nel mirino del City e del Barça e arrivò ad avere una valutazione di 40 milioni di euro. Nel 2021, poi, lo acquistò il Leicester investendo poco più di 20 milioni: due stagioni in Premier, mai grandissima continuità e a seguire la cessione in prestito al Siviglia. Dicevamo: partenza in sordina e poi, da tre partite, titolare. In Champions contro l’Arsenal e in Liga contro Cadice e Real Madrid.
OPERAZIONE MUSCOLI. La questione, comunque, sembra piuttosto chiara a prescindere dalla fattibilità immediata dell’operazione Soumaré a triangolo con Siviglia e Leicester: il Napoli cerca un centrocampista fisico che elevi il tasso atletico della squadra; che gonfi i muscoli e ritocchi i centimetri al fianco di Anguissa, unico alfiere del reparto dotato di certe caratteristiche (tanto da creare il problema delle lacune nei momenti in cui ha dovuto saltare gli impegni per problemi fisici). Si vedrà, certo: bisogna coniugare i verbi e le intenzioni di tutti, a cominciare da quella del Siviglia, e poi eventualmente accelerare. Anticipare i tempi: gennaio non è vicinissimo, ma non è mica così lontano.
Fonte: CdS