Rudi Garcia pensa a una variante con l’avanzamento di Zielinski (Grafico e formazione)

M a cosa si dissero Garcia e De Laurentiis, nei giorni del casting? Lunghe chiacchierate di calcio (ovviamente), per starsene dentro al Progetto: e poi? E si parlò di mercato, certo che sì; e di organizzazione, e ci mancherebbe; e però se poi si fosse parlato – e ci sta – pure di schemi, di idee, d’una continuità nella quale restare come se fosse un solco….?

 

Quando Rudi Garcia ha sparato una delle sue provocazioni («io non conosco la Storia del passato del Napoli») forse voleva fare una battuta o magari slittò sulla lingua, perché è chiarissimo che fosse a conoscenza d’ogni dettaglio di quella magia allestita da Spalletti e capace di anestetizzare il campionato, di dominarlo in lungo e in largo, di opzionarlo con qualche mese di anticipo: ed essendo informato dei fatti, ma per forza, gli fu chiaro che per ricominciare sarebbe stato necessario partire dal 4-3-3, come da “comandamento” ideologico. Però poi dopo, nel momento in cui Garcia ha dovuto intervenire, come di diritto spetta ad un allenatore, e ancora prima che dribblasse dialetticamente il tridente («non esiste solo il 4-3-3»: cit. post Milan), ha mostrato le proprie inclinazioni alternative: 4-2-3-1 (o anche 4-2-4, secondo le fasi della gara e i movimenti e le letture che si devono applicare in campo) e comunque “altro”.  Fonte CdS

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