Ripetersi è sempre stato complicato ed il Napoli non sta cambiando la storia. E’ quinto e ha una media punti (1,8) che non assicura nemmeno un posto in Champions. In calo il rendimento di diversi giocatori e alla base un sistema di gioco che (ancora) non funziona. Scrive la Gazzetta dello Sport: “La difesa incassa troppi gol e il simbolo del periodo no è Amir Rrahmani, un anno fa perfetto accanto a Kim, ora incerto e titubante anche per via di un atteggiamento di squadra meno aggressivo nel pressing, che alla fine condiziona ed espone maggiormente all’errore la terza linea. In mezzo al campo si fa fatica a riconoscere Lobotka, il centrocampista quasi perfetto, l’uomo che dettava i ritmi della squadra. Oggi “Lobo”, più che un lupo sembra un agnellino in mezzo al campo, generosamente pronto a correre, ma più per turare falle difensive che per attaccare gli avversari. E poi lo stesso Anguissa, che di Garcia è il pupillo, visto che lo ha lanciato al Marsiglia. Al di là dell’infortunio muscolare (e sono già quattro fra gli azzurri) il camerunese appare più lezioso nel palleggio, perché Garcia lo vuole più regista. Al tempo stesso mancando certi meccanismi di squadra diventa meno semplice trovare il passaggio giusto e si rischiano le brutte figure. Ma il tempo per rialzarsi c’è. E ci sarebbero anche le potenzialità per inseguirlo davvero questo bis.”