“La presenza di De Laurentiis al fianco della squadra cosa produce? Io sono sempre stato per il rispetto dei ruoli, a ognuno il suo. Il presidente deve fare il presidente –ha detto l’ex azzurro intervenendo a Radio Martenel corso di Marte Sport Live – e così via le altre componenti. Alla lunga la situazione può appesantire l’atmosfera, conosciamo peraltro il presidente, è egocentrico, vuole fare il protagonista, pensa di poter dire la sua anche su cose tecniche e questo non lo accetterei. Quando, lo scorso anno, si è fatto da parte lasciando ogni questione tecnica a dirigenti e allenatore mi pare che le cose siano andate molto bene, con i calciatori che ascoltavano solo il proprio tecnico ed è venuto qualcosa di straordinario. Facesse così anche adesso, se fossi in Garcia tante incursioni nelle proprie competenze non le consentirei. Per il resto il Napoli ha l’obbligo di lottare per il vertice, ha forza e qualità per poterlo fare, la squadra è quasi la stessa dello scorso anno. Con i tre punti per vittoria e con una serie di successi può anche tornare a lottare per il primo posto e risalire. Il Napoli resta una delle squadre più forti d’Italia e anche in Europa, non deve per questo abbattersi ma lottare. I calciatori non si attacchino alle scuse, se fossi in Garcia lavorerei molto sulla testa. Il Napoli secondo me sta soffrendo anche il ritorno alla normalità, dopo una stagione stratosferica che capita, però, solo una volta nella vita. I tifosi, la società e l’ambiente hanno aspettative alte, bisogna tornare tutti con i piedi per terra. I ragazzi devono ritrovare la giusta mentalità, dopo una stagione perfetta devono ri-abituarsi a un campionato imperfetto”