La forza mentale di Meret per ritrovare la giusta direzione

Il calcio vive spesso di un’attività collaterale: caccia al capro espiatorio. A Napoli da tre stagioni or sono, questo ruolo lo ricopre Alex Meret che ha subito delle critiche a volte meritate, come con la Fiorentina, altre decisamente meno. La sua forza comunque è mentale perché ha sempre superato col rendimento in campo anche le polemiche più feroci. Basta ricordare come un anno fa in questo stesso periodo si era ripreso la stima di Spalletti che gli aveva preferito il colombiano David Ospina, fino alla sua partenza, “costringendo” la società a cercare un titolare come Keylor Navas. Alex è una persona di poche parole, ma sa guadagnarsi la fiducia del reparto, che però è in continua evoluzione. E infatti sabato a Salerno ci sarà per forza di cose una nuova terza linea, complice anche l’assenza forzata di Natan, squalificato per il rosso rimediato nel finale col Milan. Dunque oltre al capitano Di Lorenzo e uno fra Olivera e Mario Rui sulla fascia mancina, in mezzo agirà la coppia Rrahmani-Ostigard. Col kosovaro da recuperare mentalmente dopo quanto successo nello spogliatoio all’intervallo di domenica, con annessa sostituzione. Al suo fianco il norvegese Ostigard. Entrambi sono di piede destro, ma Garcia spera che trovino l’intesa giusta per blindare Meret. Al tempo stesso serve che la squadra difenda coi movimenti giusti, perché quando arretra lascia troppi buchi nella trequarti.

 

Fonte: Gazzetta dello Sport

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