Fiore: “A Napoli bisogna avere molta pazienza. Chiunque si fosse seduto dopo Spalletti avrebbe avuto difficoltà”

A “1 Football Club”, programma radiofonico  in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Fiore, ex calciatore di Udinese, Lazio e Fiorentina.
Di seguito, un estratto dell’intervista:
Qual è il suo giudizio sull’inizio di stagione di Rudi Garcia?
“A Napoli bisogna avere molta pazienza. Chiunque si fosse seduto dopo Spalletti avrebbe avuto delle difficoltà. Direi che è la panchina più complicata in questo momento, anche nel panorama europeo. C’è la necessità di capire che ciò che è stato fatto, probabilmente, non è ripetibile. La squadra, però, è assolutamente competitiva. Va concesso soltanto il tempo necessario a Garcia per poter applicare le proprie idee.
Non si può pretendere che il tecnico francese replichi quanto fatto da Luciano. Sarà fondamentale che i giocatori possano aiutare l’allenatore proprio in tal senso. In generale, tutto l’ambiente dovrebbe cercare di essere il più compatto possibile. Il Napoli ha tutte le possibilità per lottare per i primi posti e fare bene in Champions”. 
De Laurentiis, però, pare avere idee diverse per il prossimo anno…
“Garcia, secondo me, fa bene a non voler assomigliare a nessuno. Ognuno ha le proprie idee e deve metterci del proprio. Non mi sembra un allenatore che vuole stravolgere tutto quel che c’era prima. Forse, nella gestione degli uomini non è immune da colpe. Ma crearsi tanti problemi e gettare tutto all’aria mi pare controproducente. Tuttavia, con un presidente come De Laurentiis, principale decisore, è da mettere in conto”. 
Come commenta le dichiarazioni dello stesso Garcia che, in estate, affermava di conoscere nulla del Napoli di Spalletti?
“Una battuta provocatoria. Non si può credere ad una battuta del genere se non come una volontà di chiarire la diversità dal precedente allenatore. Ciò detto, il Napoli non dovrà commettere l’errore di crearsi da solo ulteriori problemi. Sarà importante remare tutti nella stessa direzione”. 
Politano giocatore tra i più decisivi degli azzurri?
“È stato fondamentale anche lo scorso anno. Osimhen e Kvara si sono presi le luci della ribalta, ma Politano è stato sicuramente tra i protagonisti. Uno degli esterni che a piede invertito è tra i migliori del nostro campionato e credo sarà tra i protagonisti anche quest’anno”. 
Crede ci sia la possibilità di vedere in campo, a Salerno, Raspadori e Simeone dal primo minuto?
“Non saprei. Credo sia più facile vedere una staffetta. I due rischiano di pestarsi i piedi. Raspadori, più di Simeone, è capace di adattarsi a diverse zone del campo, ma ritengo sia difficile poterli vedere insieme dal primo minuto. Per il Napoli saranno sfide importanti che possono consentire di sistemare la classifica ed avvicinarsi al meglio ai successivi scontri diretti”. 
Napolinews
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