Politano, lo scugnizzo arrivato da lontano che ha talento, faccia tosta, grinta e coraggio

Ormai Garcia non vuole più rinunciare a lui, schierandolo quasi sempre titolare, e lui ricambia con le sue giocate ed i suoi gol che lo pongono al quinto posto nella classifica dei cannonieri della Serie A, e così Matteo Politano è diventato uno degli uomini imprescindibili di questo Napoli, come sottolinea oggi il Corriere dello Sport. “Lautaro Martinez 11, Osimhen e Giroud 6, Politano (e altri che si contano sulle punte delle dita di una mano, incluso Lukaku) a 5. Il quinto, e chi l’avrebbe detto?, ha la genialità d’uno scugnizzo, pallonetto a Pellegrino, l’esterno orientato che manda fuori tempo Theo Hernandez, poi quel sinistro che in genere è un uncino e stavolta diventa un rasoio: Napoli 1, Milan 2 diventa una partita quando Matteo Politano la rianima a modo suo, mettendoci che quel che sa (e quel che ha), la faccia tosta, il talento, il coraggio di non abbandonarsi al destino, semmai indirizzarlo. «E sono felice di aver ritrovato il gol anche in casa». L’uomo ch’è venuto da lontano – canterebbe Paolo Conte – s’era divertito altrove, attrezzando per sé e per il Napoli un parco giochi a Frosinone (1-3), uno a Marassi con il Genoa (2-2), un altro a Lecce (0-4) e l’ultimo a Verona (1-3): gli mancava il «Maradona», in teoria il proprio giardino, e quel boato che ha trasformato il pessimismo più cupo nell’ottimismo più incoraggiante. Perché Napoli-Milan, mentre Politano risaliva la scaletta che conduce in campo, l’ha detto a se stesso che non poteva essere finita in quel modo, 0-2, 12 tiri concessi, appena sei abbozzati, tra cui uno suo, con la porta spalancata dopo che Kvara aveva demolito da destra il Milan. «Ed è stata bella la reazione, da squadra»”.

Napolipolitano
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