Garcia sconfessa la sacralità del 4-3-3 e il Napoli si salva

Il passaggio al 4-2-3-1 ha dato più forza al centrocampo azzurro

Il 4-3-3 di partenza si è ben presto trasformato in un 4-5-1 di contenimento che non è riuscito a opporsi alle folate offensive del Milan nel primo tempo. Nell’intervallo Garcia ha deciso di schierare i suoi con il 4-2-3-1  affidandosi a Raspadori sotto punta e Simeone a dare fastidio ai centrali rossoneri. La presenza di quattro attaccanti è stata compensata dalla predisposizione ai rientri difensivi di Lobotka. Il 4-3-3 senza aggressività dei centrali difensivi, appannati da 3 partite di fila, con due giocatori che non sono stati all’altezza come Mario Rui ed Elmas ha creato problemi a Garcia, ma contro la Salernitana servirà un turnover ragionato per indirizzare la partita e, forse, la stagione, sul binario giusto. “Non c’è nel calcio solo il 4-3-3“, ha detto a fine gara il tecnico francese: più che un messaggio ai suoi, sembrava rivolto al passato del Napoli, con i migliori anni della gestione De Laurentiis sotto Sarri e Spalletti che ne avevano fatto un mantra.

Fonte: Il Mattino 

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