Nel corso del suo intervento durante Marte Sport Live, Pierpaolo Marino ha anche ricordato Diego Armando Maradona, nel giorno in cui il Pibe de Oro avrebbe compiuto 63 anni: “Maradona che cosa ci ha lasciato in eredità? Diego ha insegnato a tutti, dal magazziniere al presidente, la voglia di vincere. Non voleva perdere mai, si arrabbiava anche quando stava pareggiando in un’amichevole. Mi ricordo, ad esempio, le storiche partite a ping-pong contro Bagni a Soccavo. Lui era forte anche a ping-pong e se perdeva tirava le racchette addosso all’avversario: non voleva perdere neanche lì. Quando a fine tempo la squadra non stava giocando bene il primo che richiamava i compagni era lui, in modo coinvolgente. Calciatori come Maradona sono unici, pezzi unici, ti lasciano il chiaro messaggio di come un fuoriclasse debba essere completo, non solo in campo ma anche fuori. Diego era un trascinatore, ma anche uno psicologo: lui privilegiava gli uomini più umili dello spogliatoio per coinvolgerli. Per un allenatore averlo significava anche avere una grossa mano in questa gestione”.