Il valore di mercato nella Women’s Nations League: la Svezia da prendere in considerazione

La prima Women’s Nations League della storia ha ufficialmente preso il via il 22 settembre 2023 e noi di Affidabile.org ne abbiamo approfittato per analizzare il valore del cartellino delle calciatrici delle nazionali europee impegnate nella competizione.

Poiché i valori di mercato delle giocatrici nel calcio femminile sono notoriamente inferiori rispetto al calcio maschile, e non ritenevamo perciò utile effettuare un confronto diretto, abbiamo condotto un’analisi approfondita all’interno delle nazionali femminili europee, per trovare dati utili a comprendere la correlazione tra il valore di mercato e la performance, le stelle emergenti del calcio femminile con un cartellino in ascesa e la nazionale più “preziosa”.

Nella Women’s Nations League, le 51 squadre nazionali UEFA partecipanti sono state divise in tre leghe, con 16 squadre nelle leghe A e B e 19 nella lega C. Ciascuna delle leghe è poi stata ulteriormente suddivisa in gironi: 4 nelle leghe A e B e 5 nella lega C.

LEGA A, oltre 1/3 delle giocatrici più costose parla spagnolo

Volendo stilare l’11 più “prezioso” per la lega A, troviamo l’inglese Mary Earps (Manchester United) a difendere la porta, con un valore di mercato di 170mila euro. In difesa spazio a talenti come la spagnola Ona Batlle (Barcellona, 275mila euro), la francese dell’Olympique Lione Wendie Renard (275mila euro) e la svedese Magdalena Eriksson (Bayern Monaco, 250mila euro). Il centrocampo è guidato da un trio di giocatrici spagnole, tutte militanti nel Barcellona, Mariona Caldentey (300mila euro), la due volte Pallone d’Oro Alexia Putellas (550mila euro) e Aitana Bonmatí (600mila euro), affiancate dall’olandese Jill Roord dell’Olanda (315mila euro). In attacco, ecco tre calciatrici che promettono spettacolo: l’inglese Alessia Russo (Arsenal, 325mila euro), la francese Kadidiatou Diani (Olympique Lione, 325mila euro) e soprattutto la norvegese Caroline Graham, la stella del Barcellona (425mila euro).

Italia, un 3-4-3 targato Roma e Juventus

L’Italia presenta una formazione importante, sebbene il valore complessivo delle giocatrici sia mediamente inferiore rispetto alle nazionali più blasonate. In porta inseriamo Laura Giuliani, estremo difensore del Milan (95mila euro). Pacchetto arretrato con le due giocatrici della Roma, Elena Linari (135mila euro) e Lucia Di Guglielmo (80mila euro), e la bianconera Martina Lenzini (95mila euro). A centrocampo le calciatrici con il cartellino più alto sono Valentina Bergamaschi (Milan, 90mila euro), Manuela Giugliano (Roma, 190mila euro), Arianna Caruso (Juventus, 200mila euro) e Giada Greggi (Roma, 95mila euro). In attacco guidano questa classifica Valentina Giacinti (Roma, 225mila euro) e le juventine Cristiana Girelli (225mila euro) e Barbara Bonansea (Juventus, 150mila euro).

LEGA B, la Finlandia domina ma la polacca Pajor vale quasi il 30% del top 11

In un ipotetico undici titolare delle giocatrici con il valore del cartellino più alto, per la lega B affidiamo la porta ad una nostra conoscenza: il portiere della Roma Camelia Ceasar (Romania, 90mila euro). La difesa annovera le due finlandesi Emma Koivisto (Liverpool, 50mila euro) e Natalia Kuikka (Portland Thorns, 90mila euro) e l’ungherese Lilla Turányi (Bayer Leverkusen, 45mila euro). Il centrocampo è gestito dalla mediana del Chelsea Jelena Čanković (Serbia, 80mila euro), dalla polacca Tanja Pawollek (Eintracht Francoforte, 65mila euro), dalla finlandese Ria Öling (Rosengard, 55mila euro) e dalla ceca Kateřina Bužková dello Sparta Praga, con un valore di mercato di 50mila euro. In attacco, troviamo giocatrici di spicco come l’irlandese Katie McCabe (175mila euro), l’attaccante della Real Sociedad Sanni Franssi (Finlandia, 125mila euro) ed Ewa Pajor, bomber del Wolfsburg (Polonia, 275mila euro).

LEGA C: il Como ne porta 3 nel girone delle cenerentole del calcio femminile

Nella Lega C della Women’s Nations League, si riscontra un evidente divario in termini di valore di mercato delle giocatrici rispetto alle leghe superiori. La formazione dell’undici più prezioso è limitata dal fatto che molte delle squadre in questa lega sono di recente costituzione o si collocano intorno alla centesima posizione nel ranking FIFA, il che influisce sui dati disponibili. Nelle retrovie troviamo due giocatrici maltesi, entrambe tesserate in Italia per il Como: il difensore Emma Lipman, con un valore di mercato di 20mila euro, e la giovanissima Maya Cachia (portiere, 10mila euro). Il centrocampo è guidato da giocatrici quali Rachel Cuschieri, centrocampista maltese della Sampdoria (40mila euro), dalla lituana Liucija Vaitukaitytė (Sampdoria, 30mila euro), dall’Israeliana Sharon Beck (FC Köln, 45mila euro) e da Erëleta Memeti del Kosovo (1899 Hoffenheim, 50mila euro). In attacco spiccano la maltese dell’Inter Haley Bugeja, con un valore di 70mila euro, il bomber del Levante Nataša Andonova (Macedonia del Nord, 100mila euro) e Tere Morató del Villarreal CF (Andorra, 25mila euro).

La Spagna è la nazionale più preziosa

Possiamo quindi concludere questa analisi stilando la classifica delle 10 nazionali più “costose” in termini di valore di mercato complessivo.

  1. Spagna: >4 milioni di euro
  2. Germania: >3.6 milioni di euro
  3. Inghilterra: >3.5 milioni di euro
  4. Francia: >2.8 milioni di euro
  5. Italia: >2.5 milioni di euro
  6. Olanda: >2.2 milioni di euro
  7. Svezia: >2 milioni di euro
  8. Norvegia: >1.6 milioni di euro
  9. Austria: >1.2 milioni di euro
  10. Danimarca: >1 milione di euro

Tutte le prime 10 squadre per somma dei valori dei cartellini fanno parte della Lega A.

Valore di mercato e performance: esiste una correlazione?

Analizzando la tabella del paragrafo precedente, è interessante notare che la Svezia, pur essendo settima in questa particolare classifica, è saldamente al comando del ranking FIFA: il miglior rapporto performance-valore. La metà delle giocatrici svedesi in rosa giocano nel campionato di casa, la Damallsvenskan, da sempre uno dei campionati di calcio femminile più competitivi al mondo ed uno dei primi a diventare professionistico.

La Spagna, fresca vincitrice del Mondiale femminile, conferma i soldi ben spesi nelle giocatrici, così come l’Inghilterra, finalista degli ultimi Mondiali e vincitrice dell’Europeo 2022, e la Francia, semifinalista del Mondiale 2019 e dell’Europeo 2022.

Osservando le altre squadre leader delle prime posizioni, sembra invece che alcune non riescano a confermare i costosi cartellini delle proprie calciatrici. La Germania, nonostante un passato glorioso, non ha un impatto significativo nel panorama internazionale da quasi un decennio, e l’Olanda, pur avendo vinto l’Europeo nel 2017 e l’Algarve Cup nel 2018, non riesce ad ottenere i successi che ci si aspetterebbe data la “fiducia economica” riposta nelle giocatrici.

E l’Italia? Il valore dei cartellini delle azzurre supera quello di squadre blasonate come la Svezia, eppure l’Italia non rientra tra le prime 10 nazionali nel ranking Fifa, dato che sta a significare un rapporto performance/valore di mercato negativo: va sottolineato però che all’interno di una rosa del valore complessivo di circa 2.5 milioni di euro, il 25% di tale dato è rappresentato da sole tre giocatrici. Si tratta delle attaccanti Cristiana Girelli (33 anni, Juventus) e Valentina Giacinti (29 anni, tre volte capocannoniere del campionato italiano di Serie A con la maglia della Roma) e della centrocampista Arianna Caruso (24 anni, Juventus).

Stelle Emergenti: giovani talenti con un cartellino in crescita

Analizzando i dati raccolti, soffermiamoci sulle giovani giocatrici che hanno un valore di mercato relativamente basso ma che stanno emergendo come promesse nel calcio femminile. Ecco la nostra top 3:

  • Vicki Becho (Francia, 40mila euro): la classe 2003, attaccante dell’Olympique Lione, è stata la vera e propria rivelazione delle Bleues negli ultimi Mondiali in Oceania;
  • Giulia Dragoni (Italia, 50mila euro): nata nel 2006, la centrocampista lombarda del Barcellona B ha già fatto la storia diventando la più giovane italiana ad esordire in un mondiale, all’età di soli 16 anni e 259 giorni;
  • Elisabeth Terland (Norvegia, 45mila euro): la 22enne del Brighton & Hove è il punto di riferimento del centrocampo nella nazionale del suo paese ormai da due anni.

In quale ruolo si concentra il valore?

Nell’analisi dei reparti in cui le squadre nazionali investono di più in termini di valore di mercato, emerge che è l’attacco a ricevere i maggiori investimenti. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni notevoli, come nel caso delle due centrocampiste spagnole, Alexia Putellas e Aitana Bonmatí, il cui valore di mercato supera i 500mila euro ciascuna.

Ecco una panoramica delle percentuali relative ai differenti reparti, tenendo presente che i valori variano tra le diverse nazionali.

  • Porta: 5%
  • Difesa: 15%
  • Centrocampo: 35%
  • Attacco: 45%
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