Stasera quasi sicuramente partirà titolare, come è successo con Verona e Union Berlino, ma in ogni caso Giacomo Raspadori sa che senza Osimhen toccherà a lui guidare la fase offensive del Napoli, vero nove quale si considera, come sottolinea oggi il Corriere dello Sport. “Per un po’, ci si è persi nelle etichette, e Raspadori, centravanti nell’anina, ha dovuto fronteggiare il venticello oltraggioso del “falso nueve”: sarà stato per il fisico o per quella tendenza a legare il gioco, ad uscire dalle linee, però l’equivoco è durato, “complice” la natura dominante di Osimhen, almeno fino a quando Jack non ha messo sul tavolo i propri pensieri. «Io gioco ovunque ma è lì che mi sento meglio». Non esterno di destra o di sinistra, perché chi ha due piedi del genere può industriarsi ovunque, e neppure da mezzala o da sotto punta: attaccante centrale, come si usa dire adesso, un autentico nove, che a Verona si è inventato un assist (per Politano) e che in Germania ha sistemato la vicenda, con l’aiuto di Kvara”.