Osita Okolo, cognato ed ex membro dell’entourage di Victor Osimhen, ha parlato ai microfoni di Radio Crc, alla trasmissione Si Gonfia La Rete.
“Mia moglie – sorella di Osimhen – è stata sottoposta ad uno stato di detenzione da parte della polizia segreta nigeriana. Sono venuti a prelevarla a casa con dei pick up, sembrava un’operazione dell’antiterrorismo. Perché è successo? Mia moglie ha solo chiesto a Victor di darmi i soldi che mi spettavano, poco più di 500mila euro ed il suo solo torto è stato quello di averlo fatto anche pubblicamente sui social media, prendendo le difese del marito. La vicenda risale ai tempi del trasferimento dal Lille al Napoli. A me toccava una commissione come membro dell’entourage di Victor, gli chiesi di tenere da parte i miei soldi e mi disse di non preoccuparmi. Poi, non ha mai voluto darmeli. C’è Victor dietro l’arresto di mia moglie, se non fossi certo di quello che sto dicendo non sarei qui a metterci la faccia. Ha voluto punirla perché ha preso le mie parti. Per metterci pressione. Dovete comprendere che in Nigeria chi ha tanti soldi può muovere i fili ed essere molto influente. Ora temo addirittura per la mia vita e per la mia famiglia, sono molto preoccupato per mia moglie. Perché Victor non mi dà semplicemente i soldi e mette fine a questa storia? Me lo chiedo anche io. Se non c’entra niente con l’arresto della sorella come mai non ha detto o scritto nulla sulla vicenda? L’aria che tira intorno alla mia famiglia è preoccupante, potrebbe succederci di tutto. A Victor dico solo che la questione è tra me e lui: possono farmi di tutto, possono anche uccidermi, purché lascino in pace mia moglie e la mia famiglia, che non c’entra nulla”.