Durante il programma radiofonico “1 Football Club”, condotto da Luca Cerchione e in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Enrico Varriale, giornalista Rai. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Ci sono stati giudizi diversificati sulla gara di Berlino. Lei ritiene di essere un risultatista o un giochista?
“Questa distinzione non mi è mai piaciuta. Ci sono tanti allenatori definiti risultatisti, primo su tutti Allegri. Credo che un tecnico, soprattutto quando si esprime ai massimi livelli, sia tenuto a guardare principalmente ai risultati. In generale, ci sono tanti modi per raggiungere la vittoria. A me faceva sorridere che tutti dessero per scontato un successo contro l’Union…. Soltanto chi non ha mai vissuto una trasferta in Champions può pensare di vincere senza soffrire. Non è una questione che riguarda solo il Napoli. Basti pensare al Real Madrid, che ha vinto non senza faticare sia contro il Braga che contro l’Union Berlino. Ciò detto, la sfida di ieri è stata sofferta, seppur abbia denotato progressi importanti rispetto alla partita d’esordio. Non va dimenticato, inoltre, che ai partenopei mancavano due perni importanti come Anguissa ed Osimhen. Gli uomini di Garcia hanno convinto sul piano dell’atteggiamento e della tenuta fisica. Naturalmente, c’è anche poca abitudine nel vedere il Napoli disimpegnarsi in un certo tipo di gara che, se disputata da qualche altra squadra, sarebbe stata elogiata. E’ avvenuto per la vittoria della Juventus a San Siro, anche se credo serva maggiore equilibrio nei giudizi”
Doppietta a Verona e assist importante a Berlino: Kvara è finalmente tornato?
“Sicuramente. È una delle note positive della serata di ieri. Kvaratskhelia è un giocatore troppo importante per il Napoli. È capace di saltare l’uomo e di fare la differenza. Anche in una gara che ha privato gli azzurri di tante occasioni, alla fine, è la luce del fuoriclasse ad indirizzare la partita. Il georgiano ha avuto un periodo di appannamento ma, anche ieri, ha dimostrato di cosa può essere capace. Ci sono giocatori che, in Italia, vengono elogiati anche per un solo sospiro. Mi chiedo cosa debba fare Kvara per essere meritevole di altrettanti elogi… Andrebbe compreso che il Napoli di quest’anno non può essere quello di Spalletti. Soprattutto, senza essere risultatisi o giochisti, quel che conta è che la vittoria di ieri garantisce concrete possibilità di qualificazione ai partenopei. La gara di Berlino può essere una di quelle partite che, a fine anno, risultano determinanti”
È grazie al periodo di adattamento dato da Garcia che oggi Natan risulta tra le note liete degli azzurri?
“E’ un ulteriore aspetto positivo della trasferta di Berlino. Natan è arrivato senza alcuna conoscenza de calcio europeo. È stato tenuto in una fase di istruzione dal tecnico, affrontando anche la sfortuna di non poter giovare della presenza di Rrahmani al suo fianco. La capacità di dettare i tempi del difensore kosovaro ha pochi eguali nel nostro campionato. Una volta trovato il compagno ideale, però, il calciatore brasiliano sta crescendo in maniera esponenziale. È il merito anche di un settore scouting eccezionale come quello del Napoli. Ricordiamo che Natan è costato soltanto dieci milioni… Se questo difensore continuerà nel suo percorso di crescita, allora questo potrà essere un atro fattore determinante per la stagione del Napoli”
Quanto pesa, nell’ottica campionato, la sfida di domenica contro il Milan?
“Pesa molto. Oltre che per le dinamiche del campionato, per cui non mancherebbe occasione di recupero, l’occasione di domenica è notevole. I rossoneri, così come il Napoli, hanno fatto bene con le piccole e meno bene con le grandi. Quando si alza il livello, la squadra di Pioli non fornisce risposte importanti. Sarà un’occasione importante anche per centrare, per la prima volta in stagione, la terza vittoria consecutiva. Dopo Berlino, un successo contro il Milan potrebbe giovare alla compattezza della squadra ed aiutare Garcia a ritenere la squadra un po’ più sua”
Fonte: 1 Station Radio