Anche ieri sera, per la vittoria del Napoli sull’Union Berlino, per la fase a gironi di Champions League, Kvicha Kvaratskhelia è stato fondamentale, come succede quasi sempre. E’ stato del georgiano infatti l’assist per Giacomo Raspadori che l’ha buttata dentro per il gol della vittoria. Il suo apporto è indiscutibile, come sottolinea oggi il Corriere dello Sport. “Un georgiano illumina Berlino. Khvicha Kvaratskhelia ha spiccato per distacco nella notte berlinese. C’è stato un abisso tra lui e gli altri che sono in campo. Se ci fosse stato Osimhen, i tedeschi si sarebbero dovuti dividere tra lui e il georgiano. Ma ieri sera Victor non c’era e i tedeschi hanno impiegato pochi minuti per capire che l’uomo più pericoloso era il numero 77. Non che non lo sapessero. Ma una cosa è guardare i filmati e un’altra ritrovarselo di fronte. Ne sa qualcosa l’austriaco Trimmel che al primo affondo di Kvara gli si è aggrappato alla maglietta e si è ritrovato col cartellino giallo sotto il naso. Kvara ha giocato come il gatto col topo. Si è aggirato sornione per il campo. Ma ogni pallone era una stilettata. Come sul gol. Il pallone, dopo una serie di carambole, gli è arrivato sui piedi nella sua posizione ideale. Si è bevuto l’avversario, è andato sul fondo. Ha quindi avuto la lucidità di andare avanti, di non fermarsi. Ha proseguito danzando sul filo della linea di fondo. Non ha poi sparato in area tanto per sparare. È un gesto che non gli appartiene. Ha visto con la coda dell’occhio Raspadori e gli ha servito uno splendido pallone che Raspa – da centravanti consumato – ha scaraventato di sinistro alle spalle del portiere”.