Verona-Napoli: scontri tra tifosi e brutto gesto in tribuna stampa. Aggredito anche A.S. di Garcia

Prima della partita, ma anche durante e dopo: perché Verona-Napoli non fosse esclusivamente una partita di calcio; perché si sentissero le sirene della polizia, in assetto anti-sommossa; perché ci fossero i lacrimogeni e dunque i suoi effetti. Perché va spesso – verrebbe da sottolineare sempre – così, in un clima avvelenato, carico d’odio (e non è un modo di dire), con cori sgradevoli e una caccia al nemico in scene sgradevoli. E se in Questura, a Verona, quando le ombre di una giornata terribile sono calate, hanno contato 600 tifosi identificati, è chiaro che di un sabato del genere se ne sarebbe fatto volentieri a meno. È cominciato presto, si direbbe subito, al mattino, il weekend tormentato: stazione presidiata dalla forze dell’ordine, piccoli assembramenti, echi di scontri che poi al Bentegodi si sono avvertiti ancora a distanza ravvicinata (sugli spalti) e intorno al Bentegodi, dopo ch’era finita la sfida, con il lancio di bombe carta, un tentativo (fallito) di scazzottata tra napoletani e veronesi, e con 36 Daspo, il divieto d’accedere alle manifestazioni sportive.
 
NAPOLI «ESTERREFATTO». Tensione anche in tribuna stampa, nell’intervallo, divenuto l’obiettivo di una cinquantina di tifosi gialloblù: una serie di bicchieri di birra sono finite sull’apparecchiatura d’una tv e non solo; Ettore Prota, l’addetto alla camera tattica di Garcia, è stato aggredito, e ci ha rimesso il computer, andato distrutto. Il Napoli ha presentato denuncia alla Procura Federale. «Siamo esterrefatti». E per fortuna non è successo niente di grave: «per l’impegno e il senso di equilibrio degli agenti», ha dichiarato in una nota il questore di Verona, Roberto Massucci.   Fonte CdS

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