Il Verona, dopo una partenza brillante nelle prime due giornate, appare un pochino in difficoltà nelle ultime settimane.
Si è giocata ieri pomeriggio alle ore 15 la sfida tra il Verona e il Napoli, anticipo della nona giornata del campionato di serie A. Dopo due settimane ricche di polemiche per la sconfitta casalinga contro la Fiorentina (CLICCA QUI), i ragazzi di Garcia sono riusciti a imporsi col punteggio di 3-1 al cospetto di un Verona che nel finale ha provato a riaprire il match.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- La testa libera: sarà un caso ma con l’assenza di Osimhen per infortunio, Raspadori ieri ha disputato forse la miglior partita stagionale con la maglia azzurra. A mio avviso due le cause: Jack ama giocare da centravanti atipico e soprattutto il fardello davvero troppo pesante per chiunque del paragone col nigeriano. Sarà mica un caso se l’apice della sua avventura col Napoli si è avuto proprio di questi tempi un anno fa. Gli manca tremendamente solo il gol, ne servirebbero un paio consecutivi per crescere tantissimo anche nelle convinzioni.
- La difesa del preconcetto: se c’è una cosa che mi fa arrabbiare da morire è leggere critiche precostruite solo per difendere a tutti i costi la propria convinzione, inveendo sugli altri. E allora ieri a Verona, le nove parate di Meret (per carità almeno cinque abbastanza semplici) sono state sminuite e minimizzate perché bollato da tanti come scarso “a prescindere”. Dispiace perché l’onestà ci deve portare a giudicare solo i fatti e mai le persone. Meret ha fatto bene fin qui? No, come quasi tutti le sue prestazioni sono state inferiori a quelle del campionato scorso. Il problema in questa città è la simpatia perché le stesse prestazioni inferiori dovremmo riconoscerle ad esempio anche per Anguissa, Lobotka e persino Di Lorenzo. Ma loro sono più simpatici e vengono difesi sempre e comunque.
- La scommessa sicura: nella settimana in cui il calcio italiano è stato travolto dall’ennesimo scandalo (nuovo incubo calcioscommesse), anche il sottoscritto vuole darvi una “soffiata vincente”. Finché Spalletti sarà il C.T. della Nazionale Politano difficilmente sarà convocato. Già, è molto più probabile che come esterno offensivo a destra dell’ Italia possa giocare il figlio del macellaio di Certaldo che Matteo. Poco male, perché queste due settimane ci hanno restituito un calciatore molto carico e brillante. Non vedere il livello delle sue prestazioni tuttavia implica un evidente livore e rancore di Lucio verso il suo ex atleta. ANCHE QUESTO È UN BRUTTO PREGIUDIZIO.
- KVALAIO’: è tornato ormai da qualche settimana il caro vecchio Kvaraskhelia. L’attaccante georgiano ieri, con la doppietta di Verona, ha certificato il ritorno alle sue solite giocate che hanno fatto innamorare tutto il mondo. In più dagli impegni con la Nazionale è nata la sua nuova esultanza da arciere, in passato già vista da queste parti. Già perché tutti noi ricordiamo quando il nuovo Napoli targato ADL cominciava la sua scalata con l’aiuto di un altro famoso “arciere”, Emanuele Calaio’. L’attaccante palermitano infatti, con i suoi gol tra il 2005 e il 2007 contribuì in modo decisivo alla duplice promozione, prima in B e subito dopo in A. E allora palermitano o georgiano a noi poco importa, purché si continuino a scagliare ancora tante frecce all’ombra del Vesuvio…
Articolo a cura di Marco Lepore.
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