L’ex calciatore della Lazio, Stefano Fiore, è intervenuto in diretta durante il programma 1 Football club, in onda su 1 Station Radio, parlando della Nazionale italiana e del Napoli.
Ecco le parole di Stefano Fiore:
“La partita dell’Italia? Il primo tempo è stato molto positivo. Si è rivista anche la mano di Spalletti in versione Napoli. Non sembrava di vedere una Nazionale, bensì una squadra di club. Sappiamo quanto sia difficile, per un c.t., non poter lavorare con quotidianità. Si è rivisto quel lavoro che Luciano è sempre molto bravo a garantire. La ripresa, però, non è stata di pari livello. È venuta fuori l’esperienza internazionale di qualche giocatore inglese, sfruttando le disattenzioni di qualche giovane azzurro che dovrà ancora maturare. La qualificazione, dunque, non sarà cosa facile, ma è ancora tutto nelle nostre mani. C’è un po’ di allarmismo in questo momento, ma sarebbe meglio pensare positivo. Di Lorenzo meno positivo in Nazionale rispetto al Napoli? Che Di Lorenzo sia tra i più bravi esterni del nostro campionato credo non ci sia dubbio. E’ altrettanto vero che è un giocatore molto più bravo ad offendere che a difendere. Spalletti, negli ultimi anni, stava lavorando ottimamente sulla fase difensiva del capitano azzurro. Tuttavia, è chiaro come nella sfida di ieri il tasso di difficoltà fosse destinato ad aumentare. Anche la scarsa confidenza con i compagni gioca un ruolo fondamentale, tenendo comunque presente gli errori individuali del terzino partenopeo. C’è stata anche sfortuna, come nell’intervento su Bellingham. Come si approccerà il Napoli alla sfida del Bentegodi? Sarà da vedere, anch’io sono curioso. Il Napoli, in questo inizio di stagione, sta lasciando a desiderare proprio sotto questo punto di vista. Gli azzurri sembrano crearsi problemi da soli. Con quanto accaduto nelle ultime settimane, non sarà facile gestire la situazione e si spera non ci siano strascichi. Sarà fondamentale che i giocatori i assumano le proprie responsabilità. Al di là di tutto, infatti, mi aspetto risposte dai campioni d’Italia. Oltre le incomprensioni con il tecnico, in campo ci vanno i giocatori. Da grandi calciatori quali hanno dimostrato di essere gli azzurri mi aspetto dunque determinate garanzie. La forza del Napoli? Deve essere necessariamente il gruppo. Lo scorso anno, il Napoli ha fatto qualcosa di straordinario ed ha fatto vedere un calcio stellare, sia in Italia che in Europa. Quanto ottenuto lo scorso anno non è stato regalato da nessuno ed anzi è stato conquistato sul campo. Senza la compattezza, però, certi risultati sarebbero impossibili da raggiungere. Bisognerà, pertanto, ritrovare lo spirito di squadra che ha contraddistinto la passata stagione. Spogliatoio, dirigenza e allenatore scollati tra loro? Da fuori, dire certe cose è complicato. Abbiamo visto la platealità di De Laurentiis e, soprattutto, quella dei giocatori. Il linguaggio del corpo non è stato dei migliori. Forse c’è stato un chiarimento all’interno dello spogliatoio e questo può aiutare. Oltre le vittorie, infatti, sarebbe essenziale poter superare le difficoltà relazionali nel collettivo della squadra. Se accadesse qualcosa di grave all’interno sarebbe bene poterle superare”.